Sin dalla nascita siamo dominati dall'istinto di collocazione sociale. Alcuni lo esercitano in posizione dominante, altri in posizione subordinata ma tutti assillati dallo stress per non giungere ad essere compresi nella miriade dei "Signor Nessuno".
Chi è il Signor Nessuno che nessuno vuole impersonare? C'è qualcuno che l'abbia mai incontrato mentre dichiara di esser un nessuno tra gli esistenti? Eppure tutti temono di impersonarlo anche dal rango più alto della scala sociale.
Sempre attuale
Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni
Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...
29 dicembre 2015
08 novembre 2015
Ci risiamo ...
Al voto senza progetti ...
Rileggo questo post, pubblicato il 6 febbraio 2008. Altri sette anni persi. A Bologna, oggi, grande manifestazione dei moderati. Berlusconi ci riprova? Immediatamente si riattivano gli antagonisti. Ma chi comanda questa gente?L'Italia è alla mercé di chi non ci ama e di noi stessi che non riusciamo a svincolarci dalla malacreanza di politici che hanno sfruttato il nostro voto solo per coltivare interessi oscuri mascherati negli ordini e nelle istituzioni dello Stato?
02 novembre 2015
18 giugno 2015
Colorare l'esistenza
Si è soliti
giudicare il comportamento delle persone per come appaiono e non come realmente
sono. Vediamo il nostro capo ufficio sul posto di lavoro ma non a casa, in
pantofole, mentre guarda la televisione. Poco importa far apparire ciò che gli
altri vedono; ritengo invece essenziale che la persona mostri volontariamente
ciò che di sè vuole rivelare agli altri. Fin qui non c’è nulla di nuovo perché,
ancora oggi, tutti nascondiamo ciò che non vogliamo far apparire e, in molti
casi, mostriamo - simulando - di essere chi realmente non siamo.
La simulazione,
come un tempo, non è più possibile perché i sensori di prossimità e i
dispositivi di navigazione inseriti negli smartphone fanno emergere come equivoci
i comportamenti del galantuomo, mentre, il mascalzone può mostrarsi come persona
tra le più virtuose. Ecco, quindi, la necessità che ognuno mostri se stesso,
non secondo il profilo convenzionale come ce lo vogliono appiccicare i politici
nel propagare le loro ideologie, ma con quello che rispecchia realmente l’onda
sulla quale ognuno intenda progettare il proprio percorso di vita.
27 maggio 2015
Il gioco di pibond
Il secondo capitolo Il Corso generazionale di Oltre il tempo - Uomo e Persona, rispecchia il contenuto di tre pagine del mio sito www.pibond.it Specialismo,all’Antispecialismo e al Generalismo. Il terzo post, sul Generalismo conclude proponendo un gioco
che potrebbe avere interessanti sviluppi. L’ho chiamai Il gioco di
Pibond. Lo ripropongo per completarlo e renderlo giocabile.
10 maggio 2015
Molte chiacchiere per poche righe e una tabella
A lume di buon senso, la questione posta dalla Sentenza
della Consulta in merito al ripristino della misura delle pensioni in corso
prima del blocco, dovrebbe essere trattata in modo da consentire all’Inps di gestire
un sistema che gradualmente porti il minimo di pensione a raggiungere una
quota che superi l’attuale importo di circa cinquecento Euro mensili.
Secondo me, la decisione della Corte costituzionale potrebbe essere risolta fiscalmente senza l'intervento dell'INPS: ad esempio pagando un’indennità risarcitoria netta temporanea ai soggetti che hanno subito la decurtazione della pensione. Quanto agli arretrati, da rimborsare in misura netta, potrebbero essere emessi dei buoni del tesoro come un tempo successe ai tempi dell’inflazione a due cifre che si abbatté sul nostro paese negli anni 70-80 del secolo scorso.
Per quanto riguarda gli altri pensionati la misura della pensione potrebbe essere aumentata gradualmente riducendo la detrazione fiscale sino ad eliminarla del tutto.
A questo punto la questione coinvolgerebbe l'intero aspetto della legislazione sociale eliminando dalla fiscalità tutto ciò che lo Stato paga ai cittadini e ricavando il gettito dalle imposte progressive sul reddito personale (IRPEF) da attività produttive e dall'Iva applicabile solo sui beni di consumo non durevoli. Per quanto riguarda la tassazione delle società (IRPEG), il reddito prodotto andrebbe tassato in relazione all'impatto ambientale dell'attività esercitata sino a concorrenza dell'utile netto di esercizio.
Secondo me, la decisione della Corte costituzionale potrebbe essere risolta fiscalmente senza l'intervento dell'INPS: ad esempio pagando un’indennità risarcitoria netta temporanea ai soggetti che hanno subito la decurtazione della pensione. Quanto agli arretrati, da rimborsare in misura netta, potrebbero essere emessi dei buoni del tesoro come un tempo successe ai tempi dell’inflazione a due cifre che si abbatté sul nostro paese negli anni 70-80 del secolo scorso.
Per quanto riguarda gli altri pensionati la misura della pensione potrebbe essere aumentata gradualmente riducendo la detrazione fiscale sino ad eliminarla del tutto.
A questo punto la questione coinvolgerebbe l'intero aspetto della legislazione sociale eliminando dalla fiscalità tutto ciò che lo Stato paga ai cittadini e ricavando il gettito dalle imposte progressive sul reddito personale (IRPEF) da attività produttive e dall'Iva applicabile solo sui beni di consumo non durevoli. Per quanto riguarda la tassazione delle società (IRPEG), il reddito prodotto andrebbe tassato in relazione all'impatto ambientale dell'attività esercitata sino a concorrenza dell'utile netto di esercizio.
08 maggio 2015
Specializzazione, Riduzione e Semplificazione
Pibond - Oltre il Tempo - Uomo e Persona |
10 aprile 2015
TEORIA DELLA STUPIDITÀ (Post di Sergio Rubino)
Diagramma stupidità di Carlo Maria Cipolla, |
Chiunque, tra voi, saprebbe riconoscere una persona di spiccata
intelligenza usando solo pochi accorgimenti.
Di contro, perché mai nessuno si é interrogato sulla stupidità
umana ?
Chi è uno stupido e cosa lo contraddistingue?
-È necessaria una teoria della stupidità-.
Dalle azioni compiute ognuno di noi trae dei vantaggi o delle
perdite e allo stesso tempo determina un vantaggio o una perdita per qualcun
altro. Intendo vantaggi o perdite in senso ampio; non solo materiale o
economico, ma anche psicologico, emotivo, etc.
Rappresento questo concetto in un grafico:
- asse delle X: guadagno per sé;
- asse delle Y: guadagni per gli altri.
Il piano cartesiano risulterà diviso in 4 quadranti, ognuno
dedicato ad un tipo di persona. Numerando i quadranti come indicato in figura:
1) INTELLIGENTI = Nelle azioni e comportamenti portano dei
vantaggi sia per sé che per gli altri.
2) BANDITI = Nelle azioni e comportamenti portano dei vantaggi
per sé, ma creano svantaggi agli altri.
3) SPROVVEDUTI = Nelle azioni e comportamenti portano degli
svantaggi per sé, ma creano vantaggi agli altri.
4)
STUPIDI = Nelle azioni e comportamenti portano degli svantaggi sia per sé che
per gli altri.
Eccoli qua gli STUPIDI; sono persone che causano un danno a
terzi, senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una
perdita.
Gli stupidi sono imprevedibili e tipicamente i non - stupidi
tendono a sottovalutarne il numero.
C'è da dire che nessuno appartiene stabilmente ad uno dei
quadranti: la vita é un fluire dinamico tra intelligenza, ingenuità, disonestà
e stupidità.
Quanto meno adesso sapete chi evitare, o chi evitare di essere,
mentre fate la fila in banca.
Commento di Pietro Bondanini
Credo che sia necessario collocare il grafico in un contesto
più vasto perché è parte di teoria concorrente a completare una teoria già
esistente. Qui l'intelligenza viene attribuita a chi opera per recare
benefici agli altri e vantaggi per sè. Ma questa non è l'intelligenza: è un
assunto etico secondo il quale uno sprovveduto/stupido che inconsciamente operi
in tal senso sarebbe altruista. No non va bene. Non si può cambiare il significato
delle parole. Il grafico vorrebbe dimostrare che l'intelligenza faccia premio
sulla bontà d'animo. Così non s'intenderebbe discriminare solo gli intelligenti
dal contrario stupidi, ma anche gli intelligenti dagli sprovveduti e dai
banditi, quando invece sono gli altruisti/egoisti da discriminare tra i buoni e
i cattivi da contrapporre agli sprovveduti. Banditi e stupidi non possono
trovar posto nella società.
Risposta di S. Rubino
Intanto
grazie per il commento: trovo solo ora il tempo di risponderLe.
Credo l'intelligenza, che di per sé non ha
definizione univoca e generale, sia inserita in questa teoria come contrario di
stupidità: è quest'ultima ad essere il filo conduttore.
Vedo
questa come una valida provocazione mirata ad individuare chi sia stupido, più
che il contrario. Una provocazione soltanto.
D'altronde,
in un sistema complesso e non lineare, quale è quello sociale, è pressoché
impossibile prevedere le conseguenze (nel bene e nel male) delle azioni e la
casualità mette a dura prova buona e cattiva fede, rendendo inapplicabile una
teoria che fondi sui postulati di Cipolla.
Nello stesso libro si trovano le cinque leggi fondamentali della stupidità:
·
Prima Legge Fondamentale: Sempre
e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in
circolazione.
·
Seconda Legge Fondamentale: La
probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra
caratteristica della persona stessa.
·
Terza (ed aurea) Legge Fondamentale: Una
persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo
di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura
subendo una perdita.
·
Quarta Legge Fondamentale: Le
persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone
stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in
qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi
con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
·
Quinta Legge Fondamentale: La
persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Corollario: Lo stupido è più pericoloso del bandito.
Come
si vede dalla terza legge, Cipolla individua due fattori da considerare per
indagare il comportamento umano:
·
Danni o vantaggi che l'individuo procura a se stesso
·
Danni o vantaggi che l'individuo procura agli altri
Creando
un grafico col primo fattore sull'asse delle
ascisse e il secondo sull'asse delle ordinate si ottengono quindi quattro
gruppi di persone:
·
Intelligenti (in alto a destra): fanno il proprio
vantaggio e quello degli altri
·
Sprovveduti (in alto a sinistra): danneggiano se stessi e
avvantaggiano gli altri
·
Stupidi (in basso a sinistra): danneggiano gli altri
e se stessi
·
Banditi (in basso a destra): danneggiano gli altri
per trarne vantaggio
25 febbraio 2015
Un Monumento alla libertà religiosa
Costantino Augusto il Grande |
Ora mi riferisco alla penosa polemica sorta in questi giorni, in merito alla collocazione di una copia della Statua della Madonnina in una piazza di Milano, per suggerire che sarebbe più opportuno proporre un monumento da erigere in centro della Piazza Lombardia per celebrare il Grande evento che fu l'Editto di Milano. Da allora fu proclamata la libertà religiosa a oriente e ad occidente dell'impero romano. Nonostante il fatto che già esista una statua di Costantino a San Lorenzo, sembra opportuno celebrarlo di nuovo ponendolo accanto a Licinio Augusto, seduti in panchina, con la scritta del seguente testo dell'editto.
Licinio Augusto |
Chi potrebbe opporsi a questa proposta? Il cristiano perché la libertà è anche di chi professa una religione diversa dalla sua? L'ebreo o il musulmano perché la libertà fu concessa anche ai cristiani? Il miscredente perché considera chi crede in Dio un perdigiorno? L'ateo perché è convinto di esser lui il vero dio?
08 febbraio 2015
Lo spazio europeo: sguardi da sud per inventare il comune - dialogo con ...
E' possibile reinventare il comune attraverso la lotta di classe?
Ascoltare dal minuto 45 per capire se è possibile.
-->
03 febbraio 2015
Libertà e Lavoro
01 febbraio 2015
FERRARA, MARTEDÌ 16 SETTEMBRE 1947
Avevo 13 anni. Un motocarro passa sotto casa dove abitavo
con la mia famiglia. Un ex partigiano, in piedi sul pianale, annuncia, dal
megafono, che alle 16 sarebbe stata distribuita, lungo il Corso della Giovecca,
la copia della Costituzione secondo il testo appena approvato nell’ultima
seduta dell’Assemblea. All’ora prevista, mi recai sul posto. Con qualche
ritardo e intrufolandomi nella ressa, riuscii ad averne una copia. Portai
a casa questa primizia e, dopo cena, con Papà e mio fratello, si iniziò leggere la Costituzione. La lettura non andò oltre l'articolo 1.
Il testo risultava diverso da quello del progetto
originario quale fu presentato dalla Commissione per la Costituzione alla
Presidenza dell’Assemblea Costituente il 31 gennaio 1947 che recitava:
Dal testo traspariva l’esclusione degli imprenditori,
degli artigiani, dei commercianti e degli esercenti le libere professioni che
avrebbero invece dovuto rientrare nella categoria dei lavoratori - pena la loro "non partecipazione" effettiva …
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Si era
passati a fondare la Repubblica solo sul lavoro, spogliando il cittadino della
sua propria personalità di lavoratore e riducendolo a produrre, in modo coatto, sulla base di pianificazioni
economiche e sociali.
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