Il secondo capitolo Il Corso generazionale di Oltre il tempo - Uomo e Persona, rispecchia il contenuto di tre pagine del mio sito www.pibond.it Specialismo,all’Antispecialismo e al Generalismo. Il terzo post, sul Generalismo conclude proponendo un gioco
che potrebbe avere interessanti sviluppi. L’ho chiamai Il gioco di
Pibond. Lo ripropongo per completarlo e renderlo giocabile.
Sempre attuale
Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni
Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...
27 maggio 2015
10 maggio 2015
Molte chiacchiere per poche righe e una tabella
A lume di buon senso, la questione posta dalla Sentenza
della Consulta in merito al ripristino della misura delle pensioni in corso
prima del blocco, dovrebbe essere trattata in modo da consentire all’Inps di gestire
un sistema che gradualmente porti il minimo di pensione a raggiungere una
quota che superi l’attuale importo di circa cinquecento Euro mensili.
Secondo me, la decisione della Corte costituzionale potrebbe essere risolta fiscalmente senza l'intervento dell'INPS: ad esempio pagando un’indennità risarcitoria netta temporanea ai soggetti che hanno subito la decurtazione della pensione. Quanto agli arretrati, da rimborsare in misura netta, potrebbero essere emessi dei buoni del tesoro come un tempo successe ai tempi dell’inflazione a due cifre che si abbatté sul nostro paese negli anni 70-80 del secolo scorso.
Per quanto riguarda gli altri pensionati la misura della pensione potrebbe essere aumentata gradualmente riducendo la detrazione fiscale sino ad eliminarla del tutto.
A questo punto la questione coinvolgerebbe l'intero aspetto della legislazione sociale eliminando dalla fiscalità tutto ciò che lo Stato paga ai cittadini e ricavando il gettito dalle imposte progressive sul reddito personale (IRPEF) da attività produttive e dall'Iva applicabile solo sui beni di consumo non durevoli. Per quanto riguarda la tassazione delle società (IRPEG), il reddito prodotto andrebbe tassato in relazione all'impatto ambientale dell'attività esercitata sino a concorrenza dell'utile netto di esercizio.
Secondo me, la decisione della Corte costituzionale potrebbe essere risolta fiscalmente senza l'intervento dell'INPS: ad esempio pagando un’indennità risarcitoria netta temporanea ai soggetti che hanno subito la decurtazione della pensione. Quanto agli arretrati, da rimborsare in misura netta, potrebbero essere emessi dei buoni del tesoro come un tempo successe ai tempi dell’inflazione a due cifre che si abbatté sul nostro paese negli anni 70-80 del secolo scorso.
Per quanto riguarda gli altri pensionati la misura della pensione potrebbe essere aumentata gradualmente riducendo la detrazione fiscale sino ad eliminarla del tutto.
A questo punto la questione coinvolgerebbe l'intero aspetto della legislazione sociale eliminando dalla fiscalità tutto ciò che lo Stato paga ai cittadini e ricavando il gettito dalle imposte progressive sul reddito personale (IRPEF) da attività produttive e dall'Iva applicabile solo sui beni di consumo non durevoli. Per quanto riguarda la tassazione delle società (IRPEG), il reddito prodotto andrebbe tassato in relazione all'impatto ambientale dell'attività esercitata sino a concorrenza dell'utile netto di esercizio.
08 maggio 2015
Specializzazione, Riduzione e Semplificazione
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