Sempre attuale

Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

28 novembre 2023

Diadi, Principi e Istituzioni nella Costituzione italiana



La Costituzione italiana è unica al mondo nel porre il Lavoro (17-18) come fondamento alla felicità del popolo.  All'art 3, nell'affermare che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale", dice anche che la Cultura (7) e la Responsabilità (11) sono i processi mediante i quali si attua la Coerenza (9) nell'esercizion del Potere (4).





15 agosto 2023

Un Varco verso il futuro.

BOZZA
Siamo accecati dalle turbolenze di queste stagioni belliche che opprimono il mondo.
Occorre mettere a fuoco una realtà che ci vede alla ricerca di una pace che coinvolgerà tutti nel cambiamento epocale che non vedrà più il commercio fondato sulla vendita di prodotti per ricavare profitto, ma la domanda di prodotti diffusa, attraverso un'offerta senza confini, per consolidare un consumo che soddisfi il bisogno dell'intera umanità sulla base di principi di equità e giustizia. 

12 agosto 2023

Occupazione e lavoro

BOZZA
È occupazione qualsiasi attività che uno svolga; il lavoro è tempo dedicato a procacciare utilità. 
In termini teorici lavoro e occupazione sarebbero sinonimi se per attività s'intendesse che nessuna attività è inutile.
Il lavoro si distingue in due specie: lavoro pratico e lavoro creativo. 
Per lavoro pratico s'intende che, da risorse consumate e da consumare, si recuperano,  sotto controllo autotitario, nuove risorse da inserire nel ciclo produttivo. Per lavoro creativo s'intende che, da risorse esistenti, si creano nuove risorse che concorrono a integrare il  ciclo produttivo. Il primo avviene sotto controllo fra oggetti (persone e cose), il secondo avviene dal confronto tra soggetti (persone).
Tanto il lavoro pratico, quanto quello creativo vanno considerati come occupazione attiva volta a realizzare l'allocazione delle risorse non più verso il profitto ma per consolidare un consumo che soddisfi il bisogno dell'intera umanità considerata come comunità legatasecondo principi etici. 
L'occupazione passiva é quella praticata nello svago e nel consumo.
Premesse queste definizioni qui si tenta di dimostrare che occupazione attiva e passiva sono quelle che concorrono alla formazione del reddito secondo il principio che se non si consuma e non ci si svaga, il reddito non si forma. 
Quanto sin qui descritto è un quadro molto ambizioso e idealistico di come potrebbe evolversi una società futura, in cui i principi di equità, giustizia e sostenibilità guidano l'organizzazione economica e sociale. Tuttavia, va notato che la realizzazione di un cambiamento così radicale richiede un ampio consenso e la collaborazione a livello globale, nonché un riorientamento completo dei sistemi economici, politici e sociali. 
Il primo passo da compiere è quello di dare concretezza di equità e giustizia e sostenibilità in un mondo di occupati nel senso dato da chi separa il propio reddito da quanto deriva dal lavoro cretativo rispettto a quello pratico, considerando che i bisogni essenziali (cibo, casa, salute, istruzione, occupazione, tempo libero) siano garantiti a tutti attraverso un compenso in natura e monetario. 
Il compenso per il lavoro pratico svolto in collaborazione tra tutti costituirebbe il "reddito universale"  mentre la retribuzione diverrebbe il plusvalore (profitto) derivante dal lavoro creativo.  Il compenso per il lavoro pratico sarebbe quanto dovuto per il consumo individuale.Tutti saranno coinvolti,  chi più chi meno, in occupazioni attive e passive e ciò dimostra che tutti hanno diritto ad un reddito che assicuri un'esistenza dignitosa.
È universale il reddito di chi dispone le risorse per vivere nel contesto del soddisfacimento dei bisogni primari. Il soddisfacimento dei bisogni, distinti tra immateriali, strumentali e materiali, trova concretezza nei rapporti interpersonali con l'osservanza delle peculiari forme comportamentali perché i soggetti agiscano consensualmene sopportando i vincoli alla libertà che gli atti impongono. 

* Bisogni immateriali (Religione, Cultura e Società). Il rapporto si esercita secondo coscienza
curando la propria rispettabilità attraverso la sincerità verso l’altro e col rispetto delle libertà di
culto e di comunicazione.
*  Bisogni strumentali (Occupazione e Salute). La libertà si attua col principio delle pari
opportunità e, in particolare per quelli relativi all’occupazione, orientando positivamente la propria
volontà verso l’attenzione dell’altro; mentre, per la salute, tenendo un comportamento temperante
per se stesso e rispettoso per l’altro.
* Bisogni materiali (Casa, Cibo e Tempo libero). L’approccio consiste nell’osservanza del manuale
d’uso e del buon senso. Per il tempo libero, vale il principio della progettualità per se stessi nel
clima di una sincera e reciproca amicizia con l’altro. Casa e cibo ci affrancano dal bisogno; avere
tempo libero da condividere con qualcuno, ci libera dalla paura.


Salario e reddito

BOZZA

Al salario nessuna misura può applicarsi se non quella del lavoro inteso come manodopera prestata in unità di tempo. La relazione è: lavoro minimo salario minimo; lavoro massimo salario massimo. A nessuno viene in mente di fissare un salario massimo come, invece,  alcuni vogliono fissare un salario minimo.

Ha senso?

19 giugno 2023

La verità è sottintesa.


...  la verità è sottintesa ed è unica perché non sarebbe verità. Si parla di fede in qualcosa che si possiede; in qualcosa di comune a tutti, spinti a formare un'idea per il progetto da condividere. Trattasi di idea che non necessita di ragione: diventa verità dal momento della sua condivisione, ovvero quando tutti agiscono secondo comunanza d’intenti.

07 gennaio 2023

Tutti gli uomini sono uguali


Giammaria Ortes, tra i grandi economisti esclusi dal corso razionalista del pensiero, sul valore secondo opinione, affermò che se tutti gli uomini sono uguali, gli uni rispetto agli altri in termini di ricchezza, nell'insieme tutti valgono zero..

06 gennaio 2023

La Piramide di Maslow.

Nel 1954 Abraham Maslow immaginò una piramide suddivisa in cinque ordini che ha per base, la fisiologia, al vertice l’autorealizzazione e tra l’una e l’altra, poste in scala ascendente, la sicurezza, l’apparenza e la stima.


 Penso che siano collocati in modo arbitrario nel loro essere scalati e motivati in relazione biunivoca secondo un ordine in realtà inesistente. Infatti, i bisogni, senza distinguerli dai desideri, i loro livelli che nascono dal reddito e dalla disponibilità dei beni, e le motivazioni sono interdipendenti e non valutabili in termini quantitativi e qualitativi, perché ogni persona ha un proprio gusto ed esercita le preferenze in ordine a considerazioni di natura etica, estetica e sentimentale secondo un giudizio proprio ad ogni soggetto che,  come tutti nella piramide, vegetano in realtà nell’ordine della fisiologia.