Creatività, bellezza, ricerca e internazionalizzazione possono risollevare le sorti dell'economia e della cultura (Gabriele Centazzo)
«Se vuoi essere etico devi imparare a mettere
in questa successione quattro verbi. Il primo, essere: perché ogni
individuo è unico e deve elaborare il suo pensiero, che lo porterà allo
sviluppo di una personalità autonoma e a pensare con la propria testa. – Altro
che il nichilismo imperante! – Il secondo, fare: il lavoro nobilita l’uomo,
“dire” non conta nulla. Il terzo, avere: come giusta ricompensa del fare».
Mi viene spontaneo pensare a tutti quei politici che considerano l’avere non
come giusta ricompensa del fare, ma del furto... «Il quarto devi scoprirlo da
solo (...) perché solo allora sarai etico». "Il quarto verbo (svelato alla fine del testo) è "condividere". "Oggi mia nonna (che,allora, svelò al nipotino la sequenza dei quattro verbi) si rivolta nella tomba, perché abbiamo invertito i verbi: primo,
avere per essere e, con la finanza creativa e con il furto, senza fare". Così scrive Gabriele Centazzo nella proposta “Per un nuovorinascimento italiano” rivolta ai suoi colleghi delle Piccole e Medie Imprese (PMI) nell’invitarli a dare disdetta in massa dalla Confindustria, pungolandoli sul
fatto che: