Sempre attuale
Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni
Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...
21 maggio 2012
20 maggio 2012
Tassare i ricchi?
Martha Naussbaum |
(In corso di aggiornamento)
Vincenzo Fano pubblica oggi sul suo blog un interessante post titolato “Le cause della crisi”. Conclude scrivendo: Se la vera causa della crisi è l’accesso al benessere di altri 3 miliardi persone nel mondo oltre al miliardo che c’era già prima, la soluzione potrebbe essere investire in conoscenza e innovazione con ricerca, come hanno fatto in Germania e Stati Uniti, che infatti sono paesi che riescono a contenere i danni della crisi. Ma forse ancora più radicale, sarebbe immaginare e realizzare un modello di sviluppo non più basato su indici monetari, come il PIL, ma su indici che misurano la qualità della vita, come hanno sostenuto fra gli altri la Nussbaum e Sen.
Ritengo che solo la seconda ipotesi sia corretta: la prima resta inattuabile e dannosa se non ci si accinge a percorrere anche la seconda. La Germania investe in innovazione e ricerca essenzialmente per introdurle in altri paesi e così ottenere un maggior profitto con merce che reimporta, escludendo dal generarle nel suo interno sfruttando risorse proprie naturali, energetiche e, soprattutto, umane perché meno redditizie.
18 maggio 2012
Omofobia versus Eterofobia
Trascrivo qui il post che ho dedicato a Guglielmo di Ockam nella parte in cui tratto di libertà e discriminazioni.
04 maggio 2012
Silvio in stand bye.
Da un ventennio, la politica è ingessata sull’immobilità: buone intenzioni, finalità commendevoli ma il paese rifiuta i mezzi e i dispositivi pasticciati e contraddittori, che, sistematicamente, concretizzano un effetto contrario a quello sperato dagli stessi personaggi che li hanno messi in atto.
Il progetto? Fine del percorso |
1. Restituire al cittadino la dignità della persona.
2. Compensare lo squilibrio divenuto intollerabile nel privilegiare il fattore lavoro rispetto all’impresa, attraverso tutele assistenziali e sindacali che, nel sovraccaricarla di oneri impropri, svuotano l’opera dell’imprenditore dai contenuti di merito e di responsabilità.
3. Abrogare migliaia di leggi che si sono accumulate nel tempo costituendo privilegi e protezioni ad esclusivo vantaggio di organi corporativi.
4. Diffondere la sussidiarietà attraverso il decentramento amministrativo e l’attuazione del federalismo fiscale riportando la gestione di ogni attività sotto la guida delle persone che si assumono la piena responsabilità di ciò che fanno senza la copertura impropria delle strutture burocratiche.
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