Tutti contro: uno solo ha tradito |
Sempre attuale
Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni
Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...
23 aprile 2012
Il buon candidato
22 aprile 2012
Il Manifesto di Norcia
La Persona sia destinataria di una maggiore attenzione antropologica orientando le scelte oltre che sugli interessi economici, anche su quelle che coinvolgono la psicologia e la sociologia.
In questi giorni, in cui sembra che ci siano avvisaglie di cambiamenti nel quadro dei rapporti politici tra partiti che sostengono il governo e quelli all’opposizione, desidero mettere per iscritto alcuni tra i miei pensieri che ritengo più urgenti per essere presi in considerazione contro l’affanno nel riagganciare la linea di ripresa economica e sociale, e per vedere luce in fondo al tunnel dove il debito pubblico sembra correre in continua accelerazione.
17 aprile 2012
Incendiato il tempio di Apollo. Flegias, condannato in eterno
Gli atti umani si svolgono in corsi epocali durante i quali Fatti imprevedibili non sequenziali determinano discontinuità, provocando biforcazioni dalle quali i gruppi umani possono ineluttabilmente separarsi per seguire ognuno la propria sorte
-----------------------------------------Erasmo da Rotterdam nel suo famoso Elogio della follia, nel porsi la domanda su cosa chiedono gli uomini ai santi se non cose folli, adatta al suo dire alcuni versi dell’Eneide di Virgilio[1] laddove riferisce dell’arrivo di Enea a Cuma accompagnato dalla Sibilla giù nell'oltretomba, di sotto il lago d'Averno. Nel Campi Elisi incontra l'ombra di Anchise, che rivela al figlio che è stato scelto dagli dei per fondare l'Impero di Roma.
Profili Personali
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Concretamente il Processo
dell’agire umano si svolge tra Sentimenti
e Istinti coinvolgendo la Coscienza e la Responsabilità che sono, rispettivamente, come più volte ripetuto, categorie
trascendenti e immanenti.
Dio, Senso morale, Senso estetico e Passioni
formano l’insieme di Elementi che
caratterizzano lo Spirito della Persona; mentre la Sensibilità degli organi (vista, udito, gusto, olfatto, tatto e
sesso), guidano Volontà, Determinazione e Impulso propri del Corpo
della Persona nel manifestarsi
secondo Intelletto dotato di Conoscenza acquisita attraverso l’Esperienza. Secondo il tipo e del numero
degli elementi partecipanti al processo, tra quelli dei Sentimenti e quelli degli Istinti,
si ricavano indole e aspirazioni della Persona.
11 aprile 2012
La Matrioska
Se ogni cosa sulla terra fosse
razionale, non accadrebbe nulla. (Dostoevskij)
Matrioska congiunta |
La chiave di volta per raffigurare gli aspetti sociali dell’umanità
consiste nel percepire quali siano i ruoli della Matrioska e dei bambolotti che
uno nell’altro vi sono inseriti. Si tratta di soggetti che conducono
l’esistenza con un certo grado di certezza nel ritenere che il loro operare sia
coerente col modello residuale in cui la
libertà sia vincolata dagli adempimenti necessari per conseguire la massima utilità per
Sé stessi e per gli Altri.
In altre parole, nella Matrioska, i bambolotti sono Persone, che interagiscono tra loro
esprimendo una certa Reattività, cosicché
l’Equilibrio sociale Es si determina attraverso un generatore Gf costituito dall'apporto
di soggetti che considerano Vincoli alla
libertà solo gli Obblighi
assolti volontariamente. Il generatore stimola la propensione come atto
individuale, ma ha effetto solo se, dall'esterno, la vediamo come
personaggio unico ignorando se nella contingenza sia piena, mancante di qualche componente o vuota. Il comportamento complessivo di un gruppo associato,
contribuisce appunto a formare – anche se gli associati sono tra loro estranei o non si fanno riconoscere - l'Equilibrio sociale Es che si determina in coda al Processo generatore d'impulsi Ps.
°°°
Mi si perdoni il richiamo a riferimenti matematici che saranno definiti tramite appositi collegamenti, ma, a parte questo ed il prossimo capoverso, i concetti che
espongo potranno essere compresi saltandoli e proseguendo oltre, salvo il fatto
di riconsiderarli successivamente ove fosse necessario un approfondimento.
07 aprile 2012
"Foedus", un'anomalia italiana
Un patto senza maggioranza! |
Il 7 ottobre 2010 ho interloquito nel thread
proposto da Dino Cofrancesco da titolo Foedus, un'anomalia italiana.
Da allora, nonostante il governo tecnico, poco o nulla è cambiato. Lo
riscrivo aggiungendo qualche osservazione e con aggiornamenti alla situazione
contingente.
Tre sono le ragioni che contraddistinguono il nostro paese
dagli altri del mondo occidentale.
1. Il comunismo non è ancora battuto e vive sospeso ma radicato come l'edera nella cultura, nella scuola, nella magistratura e nel lavoro. Prova ne sia che il Capo dello Stato in carica, senza sconfessare di essere comunista, al Quirinale, regge una struttura politica fortemente orientata a sinistra con ramificazioni in tutto il mondo; interviene sulle leggi approvate dal parlamento per modificarle nel senso voluto dall’opposizione, ora passata nella maggioranza; ha fatto dimettere Berlusconi per sostituirlo con Monti che, per governare ha bisogno del consenso della sinistra: gira per l’Italia come una trottola per rappresentarci la storia dal risorgimento in poi come nel libro Cuore di De Amicis.
2. La grande impresa è ancora in mano ai padroni del vapore. Rileggere gli scritti di Ernesto Rossi, oggi, è scoprire che la realtà italiana è ancora cementata alla ricostruzione post bellica degli anni 50. La corporazione di lavoratori e datori di lavoro è tutt’ora forte e costituisce una lobby che agisce sul governo anziché, come dovrebbe essere, sul parlamento.
3. La piccola impresa sopravvive clonandosi in altrettante più piccole perché non ha incentivi per svilupparsi: regge solo ingegnandosi tra l’elusione fiscale e il lavoro nero. Una trentina di srl, ora per la maggior parte all'estero, formano importanti gruppi industriali che sfuggono al nostro PIL. Beccarle fiscalmente significa chiuderle al mercato italiano.
Con questi miei convincimenti rileggere l'articolo di Cofrancesco mi fa scoprire più convinto di prima.
In Italia i tre motivi che ho esposto sorreggono il pilastro degli oppositori a qualsiasi cambiamento. Non è bastato il piccone di Cossiga per scalfirlo; non c’è riuscita Forza Italia; il Popolo della Libertà cerca ancora una mediazione per rendere il paese presentabile agli occhi del mondo ma sembra che ogni sforzo sia vano e che sia capace solo di far uscire effetti contrari con il suo operare.
Il Cav. Ora sta a guardare e, in molti pensano che – tra breve – si rimetta in sella. Come non si sa. La storia riserva sempre sorprese tra il come e il quando.
1. Il comunismo non è ancora battuto e vive sospeso ma radicato come l'edera nella cultura, nella scuola, nella magistratura e nel lavoro. Prova ne sia che il Capo dello Stato in carica, senza sconfessare di essere comunista, al Quirinale, regge una struttura politica fortemente orientata a sinistra con ramificazioni in tutto il mondo; interviene sulle leggi approvate dal parlamento per modificarle nel senso voluto dall’opposizione, ora passata nella maggioranza; ha fatto dimettere Berlusconi per sostituirlo con Monti che, per governare ha bisogno del consenso della sinistra: gira per l’Italia come una trottola per rappresentarci la storia dal risorgimento in poi come nel libro Cuore di De Amicis.
2. La grande impresa è ancora in mano ai padroni del vapore. Rileggere gli scritti di Ernesto Rossi, oggi, è scoprire che la realtà italiana è ancora cementata alla ricostruzione post bellica degli anni 50. La corporazione di lavoratori e datori di lavoro è tutt’ora forte e costituisce una lobby che agisce sul governo anziché, come dovrebbe essere, sul parlamento.
3. La piccola impresa sopravvive clonandosi in altrettante più piccole perché non ha incentivi per svilupparsi: regge solo ingegnandosi tra l’elusione fiscale e il lavoro nero. Una trentina di srl, ora per la maggior parte all'estero, formano importanti gruppi industriali che sfuggono al nostro PIL. Beccarle fiscalmente significa chiuderle al mercato italiano.
Con questi miei convincimenti rileggere l'articolo di Cofrancesco mi fa scoprire più convinto di prima.
In Italia i tre motivi che ho esposto sorreggono il pilastro degli oppositori a qualsiasi cambiamento. Non è bastato il piccone di Cossiga per scalfirlo; non c’è riuscita Forza Italia; il Popolo della Libertà cerca ancora una mediazione per rendere il paese presentabile agli occhi del mondo ma sembra che ogni sforzo sia vano e che sia capace solo di far uscire effetti contrari con il suo operare.
Il Cav. Ora sta a guardare e, in molti pensano che – tra breve – si rimetta in sella. Come non si sa. La storia riserva sempre sorprese tra il come e il quando.
05 aprile 2012
Libertà
Il costo
sociale della libertà è rappresentato dai vincoli che i soggetti riuniti in
società sono disposti o costretti a sopportare per una serena conduzione
dell’esistenza.
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Non considero verità trascendentali da ascrivere
all’empireo delle idee pure, ma i fenomeni concreti e stabili nel tempo, legati
alla natura stessa delle cose.
Piazza Grande |
Il Gruppo
sociale è costituito dagli elementi che lo costituiscono, ovvero consiste nell’insieme d’individui che camminano nella piazza, tra i
quali, nessuno fa mostra di sé e tutti non mostrano di avere coscienza di ciò che fanno. Peraltro, disgiunto dall'altro, ognuno segue un proprio percorso logico nel condurre la propria esistenza.Sezionare i Gruppi sociali in base al modo di agire significa
costruire mostruose falsità che
sfociano in processi di scomposizione e di compattamento enunciati nelle teorie fondate su fatti deformati,
tanto disprezzate da Pareto.
03 aprile 2012
Cambiare regime (*)
La religione, la morale, l’estetica coltivate dai sentimenti, servano da stimolo per l’avvio virtuoso di un progetto che accompagni la società verso un modo ragionevole di trascorrere l’esistenza.
Quali
risultati hanno conseguito i politici nel condurre le Persone a vivere secondo l’idea che ognuno ha della propria Felicità?
Ambizione, Fantasia, Sogno o Felicità? |
Non
voglio dilungarmi sull’attuale progetto politico, fondato sul patto infame, che
considera diritto ogni desiderio. Così si distrugge la vita con l’aborto, la
famiglia col divorzio, la scuola con lo svuotamento della sua autorevolezza, e
noi stessi alla mercé degli sbandati che occupano una società che si dissolve. Di
contro, dovrebbero essere d’uso gli stimoli morali essenziali nei rapporti
interpersonali, stimoli che portino le Famiglie
ed i Gruppi sociali a completarsi in
una cornice di Benessere che è Qualità di vita e Concordia d’intenti.
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