Mi soffermo sulle
difficoltà che riscontriamo oggi nell’orientarci in questo nostro mondo in
continuo e tumultuoso movimento. Da un giorno all’altro vediamo sorpassata la
misura dell’incredibile per i fatti, spesso inattesi, che non finiscono mai di
sorprenderci. Viviamo un cambiamento radicale. Abbiamo perso l’orientamento.
Non sappiamo più se quanto aspettiamo per oggi, abbia origine nelle previsioni
di ieri. L’orizzonte sociale ed economico si restringe continuamente e, in
qualsiasi modo rigiriamo i presentimenti, vediamo scarsa luce nel nostro
futuro.
Scrivo i periodi che precedono con amarezza e contro la mia indole solitamente orientata a vedere il lato positivo in ogni cosa. Di contro, infatti, penso che tutto dipenda dall’uso del metro col quale misuriamo i guai che ci portano ad avvistare il fondo del baratro, mentre un suo uso corretto ci porterebbe a valutarli più realisticamente e in senso positivo.
Scrivo i periodi che precedono con amarezza e contro la mia indole solitamente orientata a vedere il lato positivo in ogni cosa. Di contro, infatti, penso che tutto dipenda dall’uso del metro col quale misuriamo i guai che ci portano ad avvistare il fondo del baratro, mentre un suo uso corretto ci porterebbe a valutarli più realisticamente e in senso positivo.