Sempre attuale

Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

27 dicembre 2013

Rapina di Stato

I cittadini italiani saranno mai capaci di riacquistare un senso politico appropriato perché solo chi sia bravo, onesto e consapevole possa accedere alle stanze del potere per ricondurre la società ad equilibri compatibili con una vita civile decente?
La gente comune, osservata quando guarda un manifesto pubblicitario, svela bisogni assai confusi nell'orientare le scelte su cose la cui desiderabilità si apprezza in termini di ofelimità. 
Pareto ci ha insegnato che l'ofelimità designa la qualità fondamentale degli oggetti economici: cioè il loro valore non sempre corrisponde al beneficio che attendiamo dal loro uso. Ne consegue che il prezzo delle merci si stabilisce secondo il principio dell'ofelimità e non secondo la loro utilità.

In ogni caso, l’utilità del bene nel soddisfare un bisogno, indipendentemente dal fatto che il bene stesso lo soddisfi effettivamente, si esaurisce con la sua ofelimità per cui, sul piano dell'economia, quanto giunge sul mercato, prima di essere utile è ofelimo, cioè favorevole e idoneo per essere proposto in vendita. Il prezzo di un orologio svizzero può superare cifre di quattro o cinque zeri, quando, per conoscere l’ora, oggi, basta guardarla sul telefonino; un grammo di cocaina non ha prezzo per chi ne ha dipendenza e, a tutti è noto che la cocaina, oltre ad arrecar danno alla salute, produce guasti psichici e sociali incalcolabili. Il bisogno si misura in quanto si è disposti a pagare per ottenere ciò che è necessario o che si desidera. L'economia giocata sul desiderio, orienta le persone su mezzi creduti idonei per soddisfare bisogni inconsistenti; le persone sono incoscienti e sprovvedute quando seguono percorsi che si esauriscono nel consumare la cosa stessa per ciò che credono che sia capace di restituire; di contro le persone preparate, coscienti e consapevoli, prima di consumare, valutano i loro bisogni, indipendentemente dai desideri, sulla base del budget dedotto dal proprio progetto esistenziale, e, conseguentemente, orientano la scelta in senso efficace su quanto occorre al proprio percorso di vita.

18 dicembre 2013

All'alba della libertà

Basta produrre diritti peculiari a danno della comunità, e privilegi che abbattono la concorrenza nello scambio dei beni sul mercato.


E’ orribile vivere in uno stato che confonde l’etica col diritto.
Il solo fatto di enunciare un diritto alla vita è assassinare la libertà, una libertà che poggia su tre pilastri:
  • libertà di vivere,
  • libertà di intraprendere,
  • libertà di creare.
L'etica si fonda sulla libertà e non sul diritto che la spegne quando l'ordinamento dello Stato prevede che il cittadino debba conformarsi alla legge e non il contrario, quando sarebbe corretto prevedere che la legge debba accordarsi alle esigenze del cittadino.
Normale è pensare che le persone siano oneste e educate.