La visita di Draghi da Biden mi ha sconvolto. Un particolare, sfuggito ai media di mezzo mondo, è che, per dare due saluti di benvenuto, Biden si è messo un foglietto sulle ginocchia, poi non riusciva a leggerlo, si impappinava, saltava di palo in frasca. Draghi era imbarazzatissimo, a un certo punto ha sbarrato gli occhi come chi pensa: “In che mani siamo!”.
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Siamo accecati dalle turbolenze di questa stagione bellica che opprime il mondo.
Occorre mettere a fuoco una realtà che vede il mondo alla ricerca della pace volta a coinvolgere tutti nel cambiamento epocale che non vedrà più il commercio fondato sulla vendita di prodotti per ricavare profitto, ma la domanda di prodotti diffusa, attraverso un'offerta senza confini, per consolidare un consumo che soddisfi il bisogno dell'intera umanità sulla base di principi di equità e giustizia.
Come avverare questo postulato?
Quale evento potrebbe innescare, nel mondo intero, un ciclo virtuoso di movimenti che portino i mercati a considerare il valore delle merci sulla base della disponibilità dei beni primari e dell'offerta a tutti per crescere in dignità e benessere (Non più prodotto, ma domanda interna lorda)?
Quale provvedimento potrebbe prendere avvio perchè nessuno guadagni o perda durante il processo di cambiamento?
Quali motori occorrono per attivare l'innesto di una sinergia operativa che coinvolga la località con la globalità, secondo il principio che solo ciò che non può essere prodotto localmente può essere importato?
Scrivo queste poche parole per considerare qualche indizio per aprire il varco che ci separa del futuro.
INDIZI
1. Putin ha collegato il rublo all'oro nella misura di 1 grammo / 5000 rubli (circa 50 euro).
2. La volatilità della borsa è regolata sulla marginalità della domanda e dell'offerta giocata sui profitti delle banche e dei broker.
3. L'embargo operato dell'occidente nei confronti della Russia non funzionerà perchè agisce su materie prime e beni di prima necessità quali quelle alimentari.
4. Attendere tutti l'evento che ci porterà a condividere consapevolmente la Tavola della Verità configurata nella sua versione minimale.
La Tavola della Verità nasce in un Rione di Popòpoli dove tutti, dotati di autonomia, condividono il Bene comune secondo principi di consapevolezza esercitati secondo le regole della creanza che nascono dalla emancipazione, dalla conoscenza e dalla saggezza.
CERCO 10 PERSONE DISPOSTE A COLLABORARE
NELLO SVILUPPO DELLA TAVOLA DELLA
VERITA'
