Sempre attuale

Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

19 luglio 2012

Si nasce liberi

Lo stato, tassando persone e cose, diventa esso stesso un fattore di produzione attraverso una burocrazia che alimenta imprese il cui scopo non è il profitto, ma l’assunzione di un ruolo opaco col fine  mantenere equilibri sociali precari nel percorrere progetti che non reggono al trascorrere del tempo.

Luigi Einaudi, sosteneva il primato della politica sull'economia,  sottolineava il fatto che l’attività economica non fosse immune dal giudizio etico, e riconosceva che, non necessariamente, privato significa virtuoso e pubblico coincide con dannoso
L’enunciato è tutt’ora valido se circoscritto allo stretto ambito dell’economia, ma, anche la politica deve essere sostenuta da un primato che, per i liberali, non può essere la società, ma la persona nella società.  Si nasce liberi e, per mantenerci liberi, dobbiamo affrancarci dal bisogno. Da qualche secolo viviamo nell’illusione che il denaro ci affranchi dal bisogno e che nel mercato debbano transitare tutti i beni materiali ed immateriali per essere apprezzati prima di essere prodotti trasformati e consumati. Lo stato, tassando persone e cose, diventa esso stesso un fattore di produzione attraverso la burocrazia che utilizza il mercato come fonte di reddito, e con tale attività alimenta un’impresa il cui scopo non è il profitto, ma l’assunzione di un ruolo opaco col fine  mantenere equilibri sociali precari nel percorrere progetti che non reggono al trascorrere del tempo. Secondo me, la politica di lungo termine da perseguire consiste nel riconoscere allo stato un nuovo ruolo quale fattore di produzione che, tuttavia, non operi sui mercati in concorrenza con chi crea profitti, ma, indipendentemente dai mercati, agisca come agente di propagazione sociale ed economica. Dare consistenza a questo concetto significa ripercorrere le opportunità del volontariato civile e rafforzare lo spirito di solidarietà togliendo in larga parte al fattore lavoro la sua dipendenza dal mercato per ricondurlo nell'ambito più generale dell’occupazione che impegna l'uomo dalla nascita per tutta la vita. Significa anche inibire, una volta per tutte, la pelosa funzione assistenziale assunta in forma monopolistica dagli organi pubblici per restituire alle istituzioni private in forma associativa le funzioni  previdenziali ed assicurative conformi alle esigenze della domanda di sicurezza in questo settore.

09 luglio 2012

Consenso, bisogni e opportunità per soddisfarli

Il progetto sociale non è trattabile secondo ragionamenti logico sperimentali; ma si articola nell'ambito di processi per suscitare consenso all'azione politica nell'ottenere il massimo di utilità che immagino essere il benessere circonfuso tra il corpo e l'anima di ogni Persona.

Pensando alle Opportunità esistenti per soddisfare i bisogni, rilevo il modo col quale il Consenso sia generato in un clima politico stabilizzato. Nella tabella sottostante, ne individuo otto e il peso da attribuire a ciascuna, dipende da considerazioni soggettive sullo stato di benessere e di felicità che, nei Profili  individuali e collettivi, non sono costanti, ma variabili.
Sono tuttavia valutabili in ciascun profilo e cioè nel loro essere Immateriali, Materiali e Strumentali. In tutti i casi, Opportunità inaccessibili nel soddisfare i Bisogni - indipendentemente dal fatto che li soddisfino realmente  riducono la Percezione di Libertà e, correlativamente anche la Propensione ad agire nel senso voluto dal decisore e cioè da chi è delegato a scegliere per sé stessi.