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09 luglio 2012

Consenso, bisogni e opportunità per soddisfarli

Il progetto sociale non è trattabile secondo ragionamenti logico sperimentali; ma si articola nell'ambito di processi per suscitare consenso all'azione politica nell'ottenere il massimo di utilità che immagino essere il benessere circonfuso tra il corpo e l'anima di ogni Persona.

Pensando alle Opportunità esistenti per soddisfare i bisogni, rilevo il modo col quale il Consenso sia generato in un clima politico stabilizzato. Nella tabella sottostante, ne individuo otto e il peso da attribuire a ciascuna, dipende da considerazioni soggettive sullo stato di benessere e di felicità che, nei Profili  individuali e collettivi, non sono costanti, ma variabili.
Sono tuttavia valutabili in ciascun profilo e cioè nel loro essere Immateriali, Materiali e Strumentali. In tutti i casi, Opportunità inaccessibili nel soddisfare i Bisogni - indipendentemente dal fatto che li soddisfino realmente  riducono la Percezione di Libertà e, correlativamente anche la Propensione ad agire nel senso voluto dal decisore e cioè da chi è delegato a scegliere per sé stessi.
Direi che, per vivere, è sufficiente avere un’abitazione e cibo sufficiente per soddisfare i bisogni materiali; avere salute per esercitare un’occupazione per soddisfare il bisogno strumentale; e tempo sufficiente per esprimere sé stessi  nel quadro dei bisogni immateriali, senza i quali nessuno si considera libero, ma solo schiavo della propria corporalità.
Occorre quindi considerare il Tempo, come il bisogno più importante e strategico nel dedicarlo ai Bisogni scelti nel modo che ognuno ritiene più conveniente.

E’ d’uso considerare il Tempo libero come quello trascorso nel non lavorare. Ebbene, nel Tempo libero dedicato alle ferie, dovrebbe escludersi il tempo di viaggio che è strumentale al riposo feriale, come l’audiofilo deve crearsi spazio in casa e spendere soldi per l’home – theatre. Anche il Bisogno di Salute è strumentale al soddisfacimento degli altri Bisogni.
I Bisogni materiali e immateriali, invece, vanno considerati per loro stessi, perché sentire i versi di una bella poesia, è apprezzabile anche fuori di casa, a digiuno e con un forte raffreddore!

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E’ la Consapevolezza di possedere un’Anima e sentire Dio in noi che ci dà la Coscienza di distinguere il bene dal male, il bello dal brutto e il buono dal cattivo.
Tuttavia non tutti dichiarano di posserdere una spiritualità e ancora in troppi credono che il libero arbitrio sia la chiave che apre la porta alla libertà!
 Penso che, mentre di santi, sembra che c’è ne siano tanti, di atei o di agnostici che, nell’udire il Coro “Va pensiero, sull’ali dorate” dal Nabucco di Verdi, non sentano correre un brivido nella schiena, penso che dovrebbero essercene pochi. Quei pochi che, al Nabucco magari, preferiscono ammirare il tramonto in alta montagna, o guardare la Primavera di Botticelli, o leggere un brano della Bibbia, e persino occupare giornate intere per risolvere un difficile problema matematico. Sono tutti casi che portano a creare lo stato di Felicità. Ne consegue che sembra sciocco materializzare i Sentimenti, non nel senso che l’Anima abbia un peso (… io sono convinto che ce l’abbia), ma, del tutto illogico, è traslare la bontà e la bellezza dai Sentimenti nell'espressione materiale degli Istinti. Insomma la Felicità stia con lo Spirito dove nasce; traslarla nel Corpo è da bestie!
 Il nostro stato di umani ci porta a non considerare soddisfatti i Bisogni se non portati a compimento in un’ottica indotta da un dominio Sociale e/o Culturale e/o Religioso.
Raramente i Bisogni immateriali si manifestano con pari intensità in una stessa Persona, ma è proprio questa peculiarità che la natura spinge ad associarci in modo molto complesso secondo Profili che noi assumiamo come prodotti residuali delle culture prodotte nel corso della nostra storia.
Ciò crea disomogeneità nei comportamenti e nel modo di manifestare della Propensione perché essa è sostenibile solo attraverso la ragionevolezza e mai con la razionalità. L’uomo non è un automa e solo a un pazzo potrebbe venire in mente di robotizzarlo.
Gli altri elementi contenuti nelle righe del diagramma dellaTab C, sono descritti nel capitolo successivo dedicato alle teorie di Pareto in materia di Derivazioni e di Residui.
Considero queste due teorie particolarmente utili per mettere in chiara luce che i concetti che le persone hanno circa il bene proprio e altrui sono essenzialmente eterogenei e non c'è modo di ridurli all'unità (vuol dire: non è possibile far tutti contenti).
Il Progetto sociale non è trattabile sotto forma di dati sui quali si svolge il ragionamento logico-sperimentale; ma si situa e si articola nell'ambito di processi necessari per far scaturire il Consenso all'azione politica, cioè l'accettazione dell'imposizione di una specifica configurazione dei fini in comunanza d’interessi e quindi di una determinata concezione del massimo di utilità per la collettività che concretamente immagino essere il Benessere circonfuso tra Anima e Corpo di ogni Persona.

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