Berlusconi, già prima del 1994, aveva intuito essere
necessario operare un grande cambiamento. Allora l’Italia era ultima
tra i grandi, non tanto per l’importanza dell’ economia - essendo allora la
quinta o la sesta nel mondo - ma per il coesistere di gravi disfunzioni
nell’apparato dello Stato associate alla rigidità della nostra Costituzione che nulla concede alla governabilità. Ancora oggi, governare significa tutelare i
cittadini attraverso enti e istituzioni, anziché gestire e amministrare gli affari
dello stato a vantaggio dei cittadini.
Sempre attuale
Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni
Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...
31 gennaio 2012
08 gennaio 2012
Il Corso Epocale
Erasmo da Rotterdam nel suo famoso Elogio della
follia, nel porsi la domanda sulle richieste degli uomini ai santi, risponde
che sono cose folli, sovrapponendo
il suo dire ad alcuni versi dell’Eneide di Virgilio[1].
Al riguardo riferisce dell’arrivo di Enea a Cuma accompagnato dalla Sibilla giù
nell'oltretomba, sotto il lago d'Averno. Nel Campi Elisi incontra l'ombra di
Anchise, che rivela al figlio di esser stato scelto dagli dei per fondare
l'Impero di Roma.
Tra gli
altri dannati Flegias, Re dei Lapiti che, per vendicare la morte della figlia,
tentò di incendiare il tempio di Apollo a Delfi; non fu perdonato, tanto che il
dio, dopo averlo crivellato di frecce, lo scaraventò nel Tartaro e lo condannò
a stare per l’eternità con un grosso masso sempre sul punto di cadergli addosso
schiacciandolo.
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