Sempre attuale

Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

27 agosto 2012

Distopia

La mancanza di coscienza porta all'isola che non c'è: ma il suo nome non è utopia, luogo dove tutto è come dovrebbe essere: buono,  bello e attraente; ma alla distopia, che è l'esatto opposto, cioè un un luogo spiacevole e indesiderabile.


Pochi giovani appartengono al mio target e, in loro, vorrei suscitare qualche interesse per gli argomenti che tratto! Di passato ne porto assai sulle spalle, ma, nel presente, in questi tempi di grandi eventi, occorre esser pronti a comprendere ciò che realmente accade e ciò accomuna tutti i viventi anche gli anziani, specie se sentono di essere ancor giovani di spirito. Nel nostro immediato futuro, si dovrebbe aprire un qualche spiraglio che ragionevolmente ci consenta di sperare in un mondo dove l’esistenza possa scorrere più serenamente e ci conceda di assecondare, con ogni nostra pur piccola azione, le iniziative dei pacificatori e dei costruttori, ovvero, di chi fa ed è capace di ricondurre alla normalità i rapporti umani suscitando meno egoismi, meno contrasti, meno incomprensioni e meno ostilità.

23 agosto 2012

Bipolarismo e centralismo

I provvedimenti del governo siano attuati sotto lo stimolo della propensione volontaria e non si trasformino in precetti inderogabili e tali da annullare, nei cittadini a qualsiasi parte appartengano, la volontà di collaborare.

Per avviare la società al cambiamento occorre che il progetto si fondi sui modelli esistenti, tra i più evoluti e di maggior successo: occorre analizzarli, stabilirne i punti di debolezza e completarli con un programma in cui siano individuate aree di sviluppo e aree di consolidamento per raggiungere una finalità che collimi con un conveniente e pacifico sfruttamento delle risorse disponibili. Il modello, oggi, è quello al quale si conformano socialisti e liberali ognuno dei quali dovrebbe alternarsi nella conduzione politica muovendo le loro azioni ora stimolando residui di I Classe ricadenti nell’istinto delle combinazioni e ora quelli di II Classe ricadenti nella persistenza degli aggregati. Ma qual è il modello migliore?

18 agosto 2012

Partenogenesi o metamorfosi?

“Fermare il declino” è indispensabile, ma il verbo corretto  è “Fare tutti per cambiare”, e costruire il mondo futuro. ” Fermare il declino” è riduttivo: si aumenterebbe l'efficienza del sistema paese, ma il beneficio andrebbe ancora a sostegno della vecchia oligarchia incapace di trasformarsi.

"Da oggi  fermareildeclino.it si arricchisce di uno strumento di dialogo e comunicazione   con i nostri sostenitori. Il sito vuole essere lo strumento con cui Ali - Associazione libertà e impresa per le libertà economiche svolge il suo ruolo   per favorire l'emergere di un nuovo soggetto politico che abbia l'obiettivo di fermare il declino italiano, che disponga di un'analisi e di possibili soluzioni tecnicamente valide, e che sia credibile nell'esprimere una diagnosi e nel proporre una terapia.”.
Così Oscar Giannino ha scritto il 14 agosto scorso introducendo la Sezione Notizie di Fermare il declino.
L'iniziativa è seria e credo che l'impegno di ciascuno debba andare oltre la semplice adesione che si pratica versando il contributo alle spese elettorali per mandare l'amico in parlamento. Impegno serio, significa confrontare il proprio "Essere cittadino" con gli interessi particolari e generali che coinvolgono il gruppo o l'associazione d'appartenenza per raggiungere l'ente locale sino a toccare i vertici politici in parlamento.