Sempre attuale

Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

24 marzo 2012

Propensione e consenso

La Coesione sociale è tanto più forte, quanto è salda la Propensione ad aiutarsi l’un l’altro.

Nelle Azioni delle Persone possiamo attribuire sei caratteri distintivi : 1. Modo, 2. Mezzo, 3. Rischio, 4. Movente,  5. Portata, e 6. Effetto
Il Modo è come si fa; il Mezzo è cosa si fa; il Rischio rappresenta il grado di sicurezza per conseguire il successo. Considerare l’Azione con i soli caratteri di mezzo e fine, nel senso che Machiavelli ha voluto dare a questi termini, è definire troppo vagamente l’agire umano: perché il fine è riferito al Progetto e non all’Azione, mentre il Mezzo è l'insieme delle operazioni elementari sulle Cose da trattare per conseguirlo. Questa distinzione è essenziale per intendere il comportamento della Persona, in quanto, per ottenere un fine buono, il senso morale comune non consente la messa in opera di azioni cattive.

L’Uomo è un Animale sociale?


Attenzione alla filosofia: presa in dosi sbagliate può avere effetti nocivi
!
Si attribuisce a Platone l’affermazione che l'uomo fosse l'unico animale a essere bipede e implume insieme!
Diogene di Sinope - famoso per aver detto ad Alessandro di spostarsi perché la sua posizione oscurava il sole - cinico qual era, spennò un pollo, lo mostrò in pubblico e annunciò: "Ecco l'uomo di Platone"!
Da allora, ancora oggi siamo a chiederci cosa sia l'uomo. Affermare che l'uomo[1] sia un bipede implume si ottiene una prima classificazione di tipo morfologico che finisce con Linneo ponendo l'uomo nella famiglia degli ominidi nell'ordine dei primati.
Molti caratteri differenziali tra l'uomo e gli ominidi sono ancora da scoprire e la scienza sguazza tra una miriade di osservazioni specialistiche senza concludere l’argomento in un ambito unitario. Perché tributaria di tutto lo scibile umano, la ricerca, tra le discipline antropologiche, beneficia di tecnologie sofisticate per identificare quale sia il carattere distintivo che differenzia l’uomo moderno dall’uomo antico, e quest’ultimo dagli ominidi, ma il carattere distintivo è come l'araba fenice: ha mille forme, e … "che ci sia, ognun lo dice, dove sia, nessun lo sa"?

15 marzo 2012

Giovanni Pascoli

Il 6 aprile 2012 ricorrerà il centesimo anniversario della morte di Giovanni Pascoli. Decadentista? Positivista? Certo! Era il poeta del suo tempo e l’ho sempre preferito a Carducci. Il nihilismo imperante, oltre ad oscurare il medioevo e il rinascimento, oggi uccide anche il positivismo, continuando a stare chiuso il sipario sulle teorie sociologiche di Vilfredo Pareto,  che ritengo debbano essere valutate come il miglior prodotto della filosofia post illuministica. Pareto sarà di grande aiuto al nostro mondo globalizzato.
Una vita alla ricerca del "nido"
Pascoli era il poeta delle piccole cose che non sono il nulla; e piccolo è il Fanciullino che, col suo raziocinio, è in grado di conoscere in modo autentico ciò che lo circonda, meglio di quanto possa fare l'uomo adulto. Infatti, scrive Pascoli, "l'uomo dei nostri tempi sa più che quello dei tempi scorsi, e, a mano a mano che si risale, molto più e sempre più. I primi uomini non sapevano niente; sapevano quello che sai tu, fanciullo". La voce interiore del fanciullino dà vita alla poesia. E' un modo per enunciare il principio in base al quale la Filogenesi ricapitoli l'Ontogenesi ed anche per affermare che l'embrione umano è un Uomo o una Donna in potenza. Pascoli, positivista? Non credo perché anche su fatti minuti ci fa scoprire verità trascendentali. Sta di fatto che era Massone. 
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La civiltà dei consumi

I beni materiali disponibili e la trasformazione di essi con l'utilizzo di fonti energetiche rese potenzialmente inesauribili dallo sviluppo tecnologico, affrancano gli uomini dalla schiavitù e consentono a tutti di essere liberi e di condurre un'esistenza dignitosa.

Nonostante tutto, la speranza di vita 
aumenta
Non sembra vero, ma è ragionevole pensare che la società umana possa oggi raggiungere un nuovo equilibrio nei rapporti sociali coinvolgendo tutti nella conduzione di un’esistenza serena e non più vincolata ai bisogni impellenti creati dalla carenza di beni primari che sono quelli indispensabili per la sopravvivenza.
Rilevo che, oggi, l'economia è caratterizzata da un mercato dove la domanda non genera più l'offerta, ma è l'offerta che genera domanda per consumi crescenti in quantità e qualità a prezzi che si adeguano ai target di consumatori distribuiti per classe di reddito, di sesso, di età e di cultura.
Se è vera quest’osservazione, le crisi di sovrapproduzione, che sino alla metà del secolo scorso hanno afflitto l'economia mondiale, non dovrebbero più succedersi, perché la disponibilità dei beni sul mercato è regolata dalla domanda indotta dalla stessa offerta.  Allo stesso tempo, sempre in base al principio anzidetto, la disponibilità dei beni sul mercato dovrebbe essere sufficiente per garantire a tutti i viventi, ovunque abitino, un benessere adeguato per godere di un orizzonte economico allargato a oltre i beni di primaria necessità.

11 marzo 2012

Crescita e maturazione del Fantolino

Quando l'intenzione stimola manifestazioni che portano al compimento di atti sorretti dall'ignoranza o dalla disperazione possono accendersi contrasti sociali difficilmente controllabili.

Senza parole
Quanto dura il processo formativo? In quest'epoca di cambiamenti il processo formativo dura quanto la vita perché un ruolo può essere scelto per la vita, ma per svolgerlo e per non essere sopraffatti dall'obsolescenza, occorre aggiornarsi continuamente, pena un precoce invecchiamento.
Durante l’adolescenza, il percorso deve essere accompagnato dal tutore; ritengo che si giunga all’età adulta quando si diventa tutori di sé stessi.
In realtà, per fortuna nostra, non tutti seguono un processo formativo ispirato a tale ragionevole  fine, e i più si fermano quando si sentono appena adulti e addirittura prima di divenirlo, restando bimbi per tutta la vita.
E dire bimbi è troppo: Fantaccini.[1] Fantolini è più appropriato.[2]!
Oggi, i Fantolini sono troppi: sono mostriciattoli che non crescono mai, abituati a poter soddisfare bisogni senza provare alcun desiderio. Non sono né ricchi, né poveri ma da considerare affetti dal male della spesa compulsiva perché comprano anche ciò che non serve col solo scopo di vuotare il portafoglio.

09 marzo 2012

Proclamazione delle quattro libertà

 Nei paesi occidentali non già appartenenti al blocco sovietico, i conservatori di ieri sono i riformisti di oggi e i conservatori di oggi erano i riformisti di ieri.

Se puoi parlare, se puoi pregare, se
 puoi resistere alla paura, sei libero.
Il fatto si manifestò il 6 gennaio 1941 con la Proclamazione delle quattro libertà da parte del Presidente Franklin Delano Roosevelt al Congresso degli Stati Uniti d'America:
·         libertà di parola
·         libertà di culto
·         libertà dal bisogno
·         libertà dalla paura

ed ebbe termine il 26 giugno 1945, a conclusione della Conferenza di S. Francisco con la costituzione, al posto della Società delle Nazioni, dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), alla quale fecero parte inizialmente cinquantuno nazioni.

02 marzo 2012

Libri e Scienza: I segreti dell'acqua

Libri e Scienza: I segreti dell'acqua