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10 aprile 2015

TEORIA DELLA STUPIDITÀ (Post di Sergio Rubino)

Diagramma stupidità di Carlo Maria Cipolla,
Si parla spesso di genialità, di intelligenza, di virtù , le quali sono oggetto di studi, oltre che di fascino.
Chiunque, tra voi, saprebbe riconoscere una persona di spiccata intelligenza usando solo pochi accorgimenti.
Di contro, perché mai nessuno si é interrogato sulla stupidità umana ? 
Chi è uno stupido e cosa lo contraddistingue?
-È necessaria una teoria della stupidità-.
Dalle azioni compiute ognuno di noi trae dei vantaggi o delle perdite e allo stesso tempo determina un vantaggio o una perdita per qualcun altro. Intendo vantaggi o perdite in senso ampio; non solo materiale o economico, ma anche psicologico, emotivo, etc.
Rappresento questo concetto in un grafico:
- asse delle X: guadagno per sé;
- asse delle Y: guadagni per gli altri.
Il piano cartesiano risulterà diviso in 4 quadranti, ognuno dedicato ad un tipo di persona. Numerando i quadranti come indicato in figura:
1) INTELLIGENTI = Nelle azioni e comportamenti portano dei vantaggi sia per sé che per gli altri.
2) BANDITI = Nelle azioni e comportamenti portano dei vantaggi per sé, ma creano svantaggi agli altri.
3) SPROVVEDUTI = Nelle azioni e comportamenti portano degli svantaggi per sé, ma creano vantaggi agli altri.
4) STUPIDI = Nelle azioni e comportamenti portano degli svantaggi sia per sé che per gli altri.
Eccoli qua gli STUPIDI; sono persone che causano un danno a terzi, senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
Gli stupidi sono imprevedibili e tipicamente i non - stupidi tendono a sottovalutarne il numero.
C'è da dire che nessuno appartiene stabilmente ad uno dei quadranti: la vita é un fluire dinamico tra intelligenza, ingenuità, disonestà e stupidità.
Quanto meno adesso sapete chi evitare, o chi evitare di essere, mentre fate la fila in banca.



Commento di Pietro Bondanini
Credo che sia necessario collocare il grafico in un contesto più vasto perché è parte di teoria concorrente a completare una teoria già esistente. Qui l'intelligenza viene attribuita a chi opera per recare benefici agli altri e vantaggi per sè. Ma questa non è l'intelligenza: è un assunto etico secondo il quale uno sprovveduto/stupido che inconsciamente operi in tal senso sarebbe altruista. No non va bene. Non si può cambiare il significato delle parole. Il grafico vorrebbe dimostrare che l'intelligenza faccia premio sulla bontà d'animo. Così non s'intenderebbe discriminare solo gli intelligenti dal contrario stupidi, ma anche gli intelligenti dagli sprovveduti e dai banditi, quando invece sono gli altruisti/egoisti da discriminare tra i buoni e i cattivi da contrapporre agli sprovveduti. Banditi e stupidi non possono trovar posto nella società.

Risposta di S. Rubino
Intanto grazie per il commento: trovo solo ora il tempo di risponderLe.
 Credo l'intelligenza, che di per sé non ha definizione univoca e generale, sia inserita in questa teoria come contrario di stupidità: è quest'ultima ad essere il filo conduttore.
Vedo questa come una valida provocazione mirata ad individuare chi sia stupido, più che il contrario. Una provocazione soltanto.
D'altronde, in un sistema complesso e non lineare, quale è quello sociale, è pressoché impossibile prevedere le conseguenze (nel bene e nel male) delle azioni e la casualità mette a dura prova buona e cattiva fede, rendendo inapplicabile una teoria che fondi sui postulati di Cipolla.

Nello stesso libro si trovano le cinque leggi fondamentali della stupidità:
·         Prima Legge Fondamentale: Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
·         Seconda Legge Fondamentale: La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
·         Terza (ed aurea) Legge Fondamentale: Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.
·         Quarta Legge Fondamentale: Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
·         Quinta Legge Fondamentale: La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Corollario: Lo stupido è più pericoloso del bandito.
Come si vede dalla terza legge, Cipolla individua due fattori da considerare per indagare il comportamento umano:
·        Danni o vantaggi che l'individuo procura a se stesso
·        Danni o vantaggi che l'individuo procura agli altri
Creando un grafico col primo fattore sull'asse delle ascisse e il secondo sull'asse delle ordinate si ottengono quindi quattro gruppi di persone:
·        Intelligenti (in alto a destra): fanno il proprio vantaggio e quello degli altri
·        Sprovveduti (in alto a sinistra): danneggiano se stessi e avvantaggiano gli altri
·        Stupidi (in basso a sinistra): danneggiano gli altri e se stessi
·        Banditi (in basso a destra): danneggiano gli altri per trarne vantaggio