Sempre attuale

Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

04 marzo 2011

17 Marzo

Festeggiamo perché, da oltre un millennio, siamo una Nazione anche se tra le ultime a costituirsi come stato unitario. Certamente non festeggiamo lo Stato attuale che difficilmente sopportiamo nel suo essere così disordinato ed inefficiente. Insomma, dobbiamo essere tutti italiani di Serie A che si riuniscono attorno alla bandiera per invocare che chi sta sul carretto, scenda e si metta a spingere o tirare per il verso giusto.
Quindi, il 17 marzo guardiamo negli occhi un sedicente padano e  invitiamolo a recarsi in Libia, per tentare di dare una felice conclusione alla nostra antica politica coloniale, togliendo il malloppo di Gheddafi all'avidità dei petrolieri, americani, inglesi e italiani.
... Non dimentichiamo di incontrare i napoletani e dir loro di dare una ripulita alla città!
Queste sarebbero buone intenzioni per far festa ... basta pochi giorni per organizzarla e per confezionare qualche milione di bandierine da accompagnare all'Inno di Mameli, in memoria della nostra storia antica.