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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

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19 giugno 2023

La verità è sottintesa.


...  la verità è sottintesa ed è unica perché non sarebbe verità. Si parla di fede in qualcosa che si possiede; in qualcosa di comune a tutti, spinti a formare un'idea per il progetto da condividere. Trattasi di idea che non necessita di ragione: diventa verità dal momento della sua condivisione, ovvero quando tutti agiscono secondo comunanza d’intenti.
Ma come si enuncia una verità? Ne occorrerebbe una sola dalla quale dedurre tutte le altre, procedendo con lo spulciare il vello dal quale trarre tutto ciò che non sia pelo. Ad esempio: togliere dal testo della Costituzione italiana tutto ciò che riguarda la trascendenza e tutto ciò che andrebbe ordinato con le leggi ordinarie. 
È semplice, ma chi lo vuole? Il Popolo sovrano? Il Governo? Il Parlamento? Ebbene sì.
Lo vorrebbero tutti ma tutti concentrati sui temi della libertà, della democrazia e del diritto ed il percorso del progetto va subito in direzione sbagliata, rubando la libertà al popolo, riducendo la democreazia in un dominio delle élite e stabilendo norme che scombinano i rapporti tra lavoro, talento e guadagno. 
Ma tutto ciò richiede una grande volontà politica e un cambio di mentalità. Non si può continuare a pensare che la verità sia qualcosa di personale, soggettivo e mutevole, perché così diventa impossibile costruire un progetto comune e condiviso. Dobbiamo invece guardare alla verità come un'idea forza, in grado di unire e orientare le azioni di tutti verso un obiettivo comune.
Per questo è importante fare di tutto perché la verità venga esplicitata e condivisa, dando vita a una nuova fase della democrazia in cui si possano individuare criteri di giustizia, di equità e di virtù civiche. Solo così si potrà superare la crisi di fiducia che attraversa le democrazie occidentali e trovare una nuova via per il progresso.

La proposizione è una funzione di verità delle proposizioni elementari.
Elementare e semplice. Ma il difficile sta nello scrivere una verità onnicomprensiva che abbracci campioni rigorosamente definiti per assumere un’omogeneità compatibile con l’universalità del risultato. Ora si dà caso che a pag. 169 e 170 del I volume di Oltre il tempo – Uomo e persona, possa formulare, a completamento dei relativi capitoli, i titoli figuranti, su sfondo grigio, delle 29 libertà nelle quali ognuno può riconoscersi. 
Ma queste Libertà da quali fonti traggono origine? Dall'Arbitrio che è insisto nella nostra anima e/o dalla ragione che scaturisce dalla mente? Negare l'anima significa escludere il senso di responsabilità che deriva da scelte che nascono dalla mancanza di risorse, mentre negare la ragione significa affermare che ogni problema può avere soluzione in modo razionale indipendentemente dal tempo disponibile per risolverlo. 
Ecco dunque il dilemma che può trovare una soluzione nel considerare che oggi, i questa nostra epoca in cui l'elettronica si sostituisce al cervello umano non si è più padroni del proprio tempo ma in balia di che è capace di gestirlo in modo che nè la logica, nè la religione riescono a superare le barriere del dualismo democratico che, sul piano politico, si sviluppano sulle linee del liberalismo e del socialismo. Liberalismo e socialismo corrono su linee diverse nella stessa direzione ora convergenti, ora divergenti ora più veloci o più lente le prime rispetto alle seconde e le seconde alle prime. 
Ieri ricorreva il 41° anniversario del sequestro di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. La sua vita politica si concluse appunto nel momento in cui tentò di congiungere le due linee in una sola sperando che all'animo del lavoratore operaio si unisse quella dell'imprenditore libero e determinato il cui target non si misura in termini di profitto ma in quello dell'utilità privata tramite quella pubblica. A Moro premava la persona e non la collettività e questa preferenza lo condannò perchè il conflitto tra impresa e lavoro  già si stava avviando al consociativismo sindacale e politico degli anni 80. Dopo un decennio dalla sua morte, iniziò l'opera dei tagliatori di teste integrati nel sistema delle SICAV e dei Fondi comuni d'investimento che si andavano creando in un contesto della finanza oggi fuori controllo di tutte le Nazioni della Terra.
Chiedersi, oggi, chi è libero ... è il reale problema che affligge il mondo intero! 

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