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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

29 febbraio 2020

0. Da pronto chi sei a pronto "ma quanto sei bello".

Il Mondo dell'uomo è una realtà in cui i fatti si susseguono nelle interazioni dei soggetti che operano rapportando agli arti gli stimoli del cervello. Al riguardo, è urgente affrontare il problema del metodo col quale l'infosera dovrà raggiungere lo stato di chi userà lo Smartphone in modo consapevole, iniziando da quello tradizionale, ancora oggi usato prevalentemente solo per le funzioni di comunicazione verbale e mediatica.


Questa è la realtà fattuale da contrapporre alla realtà virtuale.

E qui occorre stabilire che cosa si vuole esprimere con le parole Smart/Intelligente e Phone/Telefono per avere contezza dell'intelligenza del dispositivo rispetto a quella del soggetto che lo usa.

La questione non è sapere chi è intelligente ma rispondere al perché, da qualche anno, si appioppa la parola "smart" a tutte le funzionalità dalle quali nascono opportunità di occupazione per il soggetto coinvolto: Smart city, Smart country, Smart Work, Smart Car, e, appunto, Smartphone.

Perché il Phone è Smart ?

Qui si apre lo scenario in cui l'intelligenza sia condizionata alla libertà di usarla in misura di dominio che è l'espressione della volontà, e, all'opposto, lo scenario del  consenso del dominato a prestare la propria intelligenza in relazione alla libertà che il dominio gli concede.
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Siano: Gc il Generatore del consenso; Ln la Percezione di libertà che il gruppo ha in un dato momento storico; Vn la Percezione dei vincoli proposti dall’ideologia; p la Propensione al consenso. Il generatore Gc tenderà a salire quanto più si accrescono i gradi di libertà rispetto ai vincoli che appaiono dall’ideologia; oppure al diminuire dei gradi di libertà e con l’aumento della Propensione a perderla nell’attesa di vantaggi futuri. Il tutto secondo questo rapporto:
Ln
Gc = ------    p
Vn
La formula può ridursi a considerare che p = V/L fatto Gc =1. Si tratta di una formula originariamente introdotta dal Richard Khan come fattore di propensione al consumo, attraverso il risparmio sottratto al salario: qui, invece si tratta di Tempo libero (misurato in gradi di libertà) sottratto per effetto dei vincoli imposti dai soggetti politici.
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Chi sono i soggetti politici? Sono quelli che dominano tra i dominati oppure sono i dominati che esercitano il dominio su loro stessi allo scopo di ottenere la libertà dall'altro? Esiste una condizione per cui in uno scenario dominanti e dominanti si creino una reciproca concessione di libertà per cui tutti diventino politici di sé stessi e artigiani per gli altri?

Rispondo sì, nella misura che tutti i soggetti siano in condizione di assenza di bisogni e desideri. Tale condizione si raggiunge quando il corpo del soggetto si dissolve, con l'anima, nello spirito, in un nuovo stato in cui tutti sono liberi e svincolati dal dominio attivo o passivo.

Se questo è vero, altrettanto è vero che occorre si riduca a zero la necessità di soddisfare i bisogni per cui nessuno si trovi più nello stato psichico di desiderare il superfluo tranne l'indispensabile per trascorrere una vita sull'onda della consapevolezza di esistere. 
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Su Wikipedia leggo che in filosofia e logica moderna, una proposizione è il contenuto di significato veicolato da un enunciato.
Una proposizione in logica ha sempre uno di due valori di verità: vero (V) o falso (F).
Le proposizioni sono i costituenti principali degli argomenti di cui si occupa la logica, in particolare nella logica proposizionale.
Ora due sono i modi di pensare il Mondo.
Il primo riguarda il considerarlo seguendo il pensiero scientifico di Russell.
Russell ritiene che ogni "descrizione definita" contenga un'affermazione di esistenza e un'affermazione di unicità, ma esse possono essere distinte e trattate separatamente dal predicato che è contenuto nell'enunciato in cui compaiono. Ad esempio, l'enunciato "Il Mondo è tutto ciò che accade all'uomo" contiene tre dichiarazioni circa un oggetto: la descrizione definita ne contiene due (il mondo è tutto ciò che accade) il resto dell'enunciato contiene la terza (accade all'uomo) . Se l'oggetto non esiste (uomo), o se non è unico, allora l'enunciato è falso, ma non privo di significato.
E' sul "non privo di significato" che cessa il metodo scientifico della fisica ed inizia quello delle scienze umane.
Infatti il secondo metodo, con Wittgenstein, invece, si enuncia la funzione di verità che è una proposizione delle proposizioni elementari e che, per ogni fatto che accade nel mondo, si ricava il significato dalla proposizione che lo ha originato.

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La società, per la singolarità dei soggetti che la compone, è definibile non per il suo carattere di animalità - il ché farebbe apparire il consorzio umano come gente in un ambiente simile al formicaio o al cicalio sulla corteccia degli alberi in un assolato pomeriggio d’agosto - ma perché è animata da persone coscienti che agiscono orientandosi con ragione e con senso di responsabilità. (MoCoLiDo)
1.    La Morale è il contenuto dell’Offerta politica da condividere.
2.    La Condivisione è il preludio alla Libertà.
3.    La Libertà è lo zoccolo del Consenso.
4.    Il Consenso è la risposta alla Domanda politica.
Il consenso - quando condiviso volontariamente[1] [5] - è il motore dell'equità in economia e di equilibrio nella società. Viviamo oggi in tempi in cui all'equità, in economia, facciamo precedere il merito per interessi pubblici e privati.
La platea elettorale, indipendentemente dalla classe e dal censo che la popola, rimane assente dal partecipare consapevolmente iniziando dalla vita politica locale, punto dalla quale si estende il consenso politico comunitario, statale, nazionale e mondiale.
Ma il consenso è ottenuto quando l’uomo o la donna sono ritenuti come mezzo o come fine?
Uomo o donna confusi come individui che pensano, ragionano ed agiscono:
o    come mezzo per ottenere ciò che è voluto dalla società concepita come persona giuridica o come tiranno, oppure
o    come persona libera di scegliere il proprio percorso esistenziale in cui sé stessa partecipa in una società che si crea le opportunità sulla base delle risorse accessibili.
Ecco dunque come iniziare il percorso per vivere in una società che si definirà civile quando i partecipanti avranno la doppia autonomia col volto della libertà: quella personale e quella sociale.
Quanto ai diritti, questi nasceranno dalle opportunità che la società riuscirà a creare con le risorse umane e materiali disponibili.
Nella Tavola delle diadi, dei principi e delle istituzioni politiche, (DiPrIs), a pag. … di questo libro, appariranno i percorsi dell’indipendenza delle nazioni, delle autonomie statali, locali, nonché le libertà familiari e personali esposte in reti di rapporti tra le miriadi istituzioni del mondo, secondo principi di pari opportunità e di sussidiarietà.


Nell’estensione delle tessere della DiPrIs, comparirà il Bene comune al centro dei cinque Livelli e in testa agli Ordini delle Diadi.

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