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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

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27 febbraio 2020

0. Libertà dal bisogno

Si può parlare di libertà senza individuare, tra persona e società, chi sia il soggetto e chi l'oggetto?
Ebbene, nessuno parlerebbe di libertà se non ci fossero: la persona che vive in società e la società formata da persone che vivono.
L'uomo e la donna sono due in uno come persone, e, separatamente, come individui nella società. Tali sono secondo il paradigma evoluto nella storia.
Ecco dunque che, in natura, il soggetto persona, concepito come omografia vettoriale, genera due vettori[1], anima e corpo, trasformando il generico vettore diade[2] in vettore parallelo al corpo.
La direzione del vettore è segnata dalla persona con le sue peculiarità distintive intese come unicità (uno) e anche come coppia uomo - donna (diade), distinti per il sesso ma come insieme nella direzione, perché la coppia, nella società, già segna l'indeterminatezza del vettore generato dall'uomo e dalla donna cui si aggiungeranno, per somma, i vettori segnati dalla prole.

Ciò premesso, è la persona, sola e/o con la sua famiglia (soggetto costante) che conforma la società (oggetto, variabile) secondo un modello reale e, allo stesso tempo, è la società (soggetto, costante) che plasma la persona e/o la famiglia (oggetto, variabile) al paradigma religioso e/o etico proprio della società di appartenenza[3]
Questa è la piattaforma sulla quale giace la nostra esistenza e occorre considerare che è da qui e non da altro che nasce la storia umana che non quella dell'universo da noi percepito nella forma sensibile, pur misurata in forma strumentale al quale sicuramente partecipa, ma solo per la parte simile all'animale che vive grazie a processi chimici e biologici che hanno per base l'atomo di carbonio.
L'uomo e la donna, quando nascono, [respirano e] sono liberi sino al momento in cui non si facciano sopraffare dalla sete e dal morso della fame.
Siamo alla continua ricerca del Principio fondamentale dell'Esistenza (Essere) e dopo disastri, guerre e rivoluzioni, la storia, [ad ogni deviazione], riprende il suo corso iniziando dalla Libertà col progetto dell'Uguaglianza tra i simili perché i bisogni primari sono quelli della sopravvivenza: cibo, abito e tetto.
Cibo, abito e tetto, salute, occupazione e tempo libero sono i bisogni che delineano i termini della dignità della Persona e, per definizione, si dovrebbe considerare compiuta quella Società [*] in cui i soggetti siano liberi dal bisogno perché tutti abbiano un tetto, tutti abbiano un vestito e tutti si nutrano in modo sufficiente per dedicare il tempo libero alle occupazioni. Ecco spuntare la corrispondenza tra libertà di agire e uguaglianza nel soddisfare i bisogni in forma che non può essere espressa da un partito, ma in quella verso la quale tutti confluiscono in concordanza verso il Bene comune. Scopriamo, invece, che l'uguaglianza si ottiene col volere ... e non funziona, ... col potere e non funziona, ... col dovere ... e non funziona.
Quanto sopra premesso, porta dover accettare il fato che la realtà sociale è oggi considerata in un complesso gioco di processi messi in atto da attori con atteggiamenti e valori e fini in perenne contrasto senza che essi riescano a trovare la traccia sulla quale percorrere un via sicura.

Già dal XIX Secolo, c’era chi concepiva la società come materiale empirico di seconda mano in quanto è un’immagine in cui confluiscono riflessioni di senso comune sul vivere sociale che va analizzata, non in termini di verità scientifica, ma secondo l’idea che la società sia progetto e mito di ogni epoca, che si misura in termini di efficacia che i suoi componenti riescono a trarre dalle risorse disponibili.  Questa ideologia è tuttora parte integrante della modernità[4].


[1] Le grandezze vettoriali si rappresentano con vettori: un vettore è un segmento orientato definito da tre caratteristiche: la direzione, cioè la retta su cui giace il vettore, il verso, cioè l'orientamento corrispondente alla freccia del segmento orientato. il modulo o intensità, cioè la lunghezza del segmento. Wikipedia
[2] In matematica, specialmente nell'algebra multilineare, è un tensore di secondo ordine, scritto in una notazione che si adatta all'algebra vettoriale. Trattasi di un ente geometrico caratterizzato dalla sua influenza e la sua azione su altri vettori dello spazio vettoriale di tramite il prodotto scalare. Wikipedia
[3] La Libertà prevale quando l’Uomo diventa Persona e la Società vi si conforma." (Incipit I Volume Oltre il Tempo – Uomo e Persona”.
[4] Maria Luisa Maniscalco: La sociologia di Vilfredo Pareto e il senso della modernità, 7. Individualismo e olismo, Franco Angeli, Milano, 1994, pagg. 86-87

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