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03 aprile 2018

La volpe e il riccio

Isaiah Berlin, filosofo politico inglese, sostiene: «I pensatori si dividono in due categorie: i ricci e le volpi; i ricci concentrano i loro sforzi nella perlustrazione di un'area delimitata (come fanno gli individui nei loro territori!), le volpi preferi­scono scorrazzare su un territorio più vasto (come fanno gli individui nel mondo globale). Di solito un ricercatore "serio" e "cosciente" deve comportarsi più da riccio che da volpe, altrimenti i suoi esperimenti non approderanno a nulla»1.

Inoltre, indica in Due concetti di libertà, la distinzione fra "libertà negativa" e "libertà positiva", considerando la prima (quella negativa!) come assenza di osta­coli all'azione dell'individuo esecutore o consumatore e la seconda (quella positiva!) come padro­nanza di sé e capacità di orientamento spirituale.
Il concetto così espresso correttamente nasconde il paradosso secondo il quale se non sei "libero di", non ti puoi "liberare da" cioè puoi fare ciò solo che è dogmaticamente prescritto.

La Libertà così concepita in senso unitario, forma, peraltro, una diade che è "principio e radice della molteplicità di enti ed è concepita come dualità generata dall'unico, di grande e piccolo in quanto è tendenza all’infinitamente grande e all’infinitamente piccolo.

Infatti, alla libertà si associa la parola di indipendenza o di autonomia che sono concetti opposti al libero arbitrio.
S'aggiunge la considerazione che la libertà scaturisce dal pensiero, dalla parola, dall'intenzione, dalla determinazione e si concretizza con l'azione.
Consegue che l'assenza di ostacoli della libertà negativa riguarda la coscienza e il senso di responsabilità maturata dall'individuo, nel formulare l'intenzione, e l'idoneità e la capacità sue nell'agire.
Ciò premesso, le libertà positive sono, in ogni caso, vincolate ad una prassi che si estende secondo gradi di libertà proporzionali direttamente ai talenti intellettuali e pratici dell'esecutore o del consumatore.
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Questa favola, diversamente da altre, termina con un enigma!

Tra i frammenti di Archiloco c’è un verso che dice: 

“La volpe sa molte cose, ma il riccio 
ne sa una grande” 

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Sei Volpe o Riccio?

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  1. BERLIN, Il riccio e la volpe e altri saggi, Adelphi, Milano 1986, 71-72;


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