Tornai e le persone alle quali consegnai la mia domanda erano cambiate, tranne chi mi aveva presentato che mi disse che non potevo iscrivermi perché le condizioni di accettazione erano cambiate qualche giorno prima. Nell'ufficio dove si svolgeva il fatto, il quadro che ritraeva l'immagine di De Gasperi, era stato sostituito con l'immagine di Dossetti. Fu l'inizio e la fine dei miei ideali politici.
Qualche anno dopo, nel 1954, con Paolo, amico dall'infanzia, mi iscrissi tra i giovani del Movimento Federalista Europeo, fondato da Altiero Spinelli, per appoggiare la costituzione della Comunità Europea di Difesa (CED). Ricordo che la Sezione giovanile nazionale era diretta da Sergio Stanzani allora Presidente dell’UNURI e, con Paolo, fummo invitati, come rappresentanti dei giovani federalisti Ferrara. Andammo a Roma per una riunione organizzativa. Di tutto non ricordo, tranne vani tentativi di far funzionare un registratore a filo, progenitore di quello a nastro (il famoso Geloso) che sarebbe apparso sul mercato poco dopo. Paolo e io pensavamo di incontrare giovani patrioti di provata fede per partecipare alla creazione di un’Europa federata, invece ci trovammo in mezzo a un’orda di agit-prop reclutati dai comunisti con l’intesa di sabotare il convegno. Fu così che entrambi perdemmo, sul nascere, un’altra opportunità.
Paolo, amico mio carissimo, qualcuno finalmente ti ascolta ed io sono ancora qui a testimoniarlo!Qualche anno dopo, nel 1954, con Paolo, amico dall'infanzia, mi iscrissi tra i giovani del Movimento Federalista Europeo, fondato da Altiero Spinelli, per appoggiare la costituzione della Comunità Europea di Difesa (CED). Ricordo che la Sezione giovanile nazionale era diretta da Sergio Stanzani allora Presidente dell’UNURI e, con Paolo, fummo invitati, come rappresentanti dei giovani federalisti Ferrara. Andammo a Roma per una riunione organizzativa. Di tutto non ricordo, tranne vani tentativi di far funzionare un registratore a filo, progenitore di quello a nastro (il famoso Geloso) che sarebbe apparso sul mercato poco dopo. Paolo e io pensavamo di incontrare giovani patrioti di provata fede per partecipare alla creazione di un’Europa federata, invece ci trovammo in mezzo a un’orda di agit-prop reclutati dai comunisti con l’intesa di sabotare il convegno. Fu così che entrambi perdemmo, sul nascere, un’altra opportunità.
Una fotografia di gruppo*, tra i quali Ernesto Rossi nel bel mezzo, suggellò l’evento.
Se coltivavo le idee liberali di don Sturzo, il mio amico Paolo professava quelle socialiste di Matteotti ... e poi non so.
Se coltivavo le idee liberali di don Sturzo, il mio amico Paolo professava quelle socialiste di Matteotti ... e poi non so.
Qualche anno dopo questi fatti, la mia famiglia si trasferì a Milano, ed entrambi ci perdemmo di vista. Lo seguii nel percorso della sua breve vita che fu stroncata da un tragico incidente nel 1980. Paolo Farneti fu allievo di Norberto Bobbio. Leggevo i suoi articoli su Panorama dai quali gettava i suoi strali sulla lentezza del Parlamento nel produrre i provvedimenti legislativi.
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A Roma - Ottobre 1954: Ernesto Rossi in primo piano centro; Paolo Farneti: primo a sinistra ultima fila; Io: primo a destra seduto a gambe incrociate. Glia altri? Fu la prima e l'ultima volta che li incontrai!
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