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Di là dal fatto che la natura crei o no sé stessa (ma
questo non è il problema di Prigogine), l’Autore dimostra in poche pagine che
il dilemma può essere inserito in una cornice matematica esatta. Qui non è
necessario riassumere oltre lo svolgimento del tema, perché le sue
argomentazioni, indipendentemente dal linguaggio usato, sono già
sufficientemente efficaci per confutare certe tendenze di pensiero contrarie, che,
con caparbia e pervicacia, vogliono sopravvivere in tema di evoluzione.
Seguo l’eminente scienziato nel chiedermi se tutti i fenomeni
compresi nelle scienze, siano integrabili.
Ovvero, stabilito un principio scientifico come quello osservato nella fisica classica, esiste, per il tempo, una direzione privilegiata sula quale fare previsioni esatte anche per le Scienze Umane sulle quali grava il nostro stesso arbitrio?
Ovvero, stabilito un principio scientifico come quello osservato nella fisica classica, esiste, per il tempo, una direzione privilegiata sula quale fare previsioni esatte anche per le Scienze Umane sulle quali grava il nostro stesso arbitrio?