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Si può parlare di libertà senza individuare, tra persona
e società, chi sia il soggetto e chi l'oggetto?
Ebbene, nessuno parlerebbe di libertà se non ci fossero:
la persona che vive in società e la società formata da persone che vivono.
L'uomo e la donna sono due in uno come persone, e, separatamente, come
individui nella società. Tali sono secondo il paradigma evoluto nella storia.
Ecco dunque che, in natura, il soggetto persona,
concepito come omografia vettoriale, genera due vettori[1],
anima e corpo, trasformando il generico vettore diade[2]
in vettore parallelo al corpo.
La direzione del vettore è segnata dalla persona con le
sue peculiarità distintive intese come unicità (uno) e anche come coppia uomo -
donna (diade), distinti per il sesso ma come insieme nella direzione, perché la
coppia, nella società, già segna l'indeterminatezza del vettore generato
dall'uomo e dalla donna cui si aggiungeranno, per somma, i vettori segnati
dalla prole.
Ciò premesso, è la persona, sola e/o con la sua famiglia
(soggetto costante) che conforma la società (oggetto, variabile) secondo un
modello reale e, allo stesso tempo, è la società (soggetto, costante) che
plasma la persona e/o la famiglia (oggetto, variabile) al paradigma religioso
e/o etico proprio della società di appartenenza[3].
Questa è la piattaforma sulla quale giace la nostra
esistenza e occorre considerare che è da qui e non da altro nasce la storia
umana che non è la storia dell'universo da noi percepito nella forma sensibile,
pur misurata in forma strumentale al quale sicuramente partecipa, ma solo per
la parte simile all'animale che vive grazie a processi chimici e biologici che
hanno per base l'atomo di carbonio.
L'uomo e la donna, quando nascono, respirano e sono
liberi sino al momento in cui non si facciano sopraffare dalla sete e dal morso
della fame.
Siamo alla continua ricerca del Principio fondamentale
dell'Esistenza (Essere) e dopo disastri, guerre e rivoluzioni, la storia, ad
ogni deviazione, riprende il suo corso iniziando dalla Libertà col progetto
dell'uguaglianza tra i simili perché i bisogni primari sono quelli della
sopravvivenza: cibo, abito e tetto.
Cibo, abito e tetto, salute, occupazione e tempo libero sono
i bisogni che delineano i termini della dignità della Persona e, per definizione,
si dovrebbe considerare compiuta quella Società in cui i soggetti siano liberi
dal bisogno perché tutti abbiano un tetto, tutti abbiano un vestito e tutti si
nutrano in modo sufficiente per dedicare il tempo libero alle occupazioni. Ecco
spuntare la corrispondenza tra libertà di agire e uguaglianza nel soddisfare i
bisogni in forma che non può essere espressa da un partito, ma in quella verso
la quale tutti confluiscono in concordanza verso il Bene comune. Scopriamo,
invece, che l'uguaglianza si ottiene col volere ... e non funziona, ... col
potere e non funziona, ... col dovere ... e non funziona.
°°°
In questi tempi, la corona che cinge la testa di tutti i viventi ha troppi legami che creano un groviglio (entanglement) inestricabile dal quale solo un cruscotto mondiale, controllato da una democrazia diretta, potrà trarci in salvo. Al cruscotto si accede da Glocal QUI.
.
[1]
Le grandezze vettoriali si rappresentano con vettori: un vettore è un
segmento orientato definito da tre caratteristiche: la direzione, cioè la retta
su cui giace il vettore, il verso, cioè l'orientamento corrispondente alla
freccia del segmento orientato. il modulo o intensità, cioè la lunghezza del segmento.
Wikipedia
[2]
In matematica, specialmente nell'algebra multilineare, è un tensore di secondo
ordine, scritto in una notazione che si adatta all'algebra vettoriale. Trattasi
di un ente geometrico caratterizzato dalla sua influenza e la sua azione su
altri vettori dello spazio vettoriale di tramite il prodotto scalare. Wikipedia
[3] La
Libertà prevale quando l’Uomo diventa Persona e la Società vi si
conforma." (Incipit I Volume Oltre il Tempo – Uomo e Persona”.
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