Ieri sera, Matrix ha dedicato per intero la trasmissione alle vicende del già Senatore Dell'Utri al quale è stata negata la la richiesta di scarcerazione per motivi di salute. Tra l'altro, è stata trasmessa l'intervista al magistrato Gherardo Colombo il quale si
riferisce agli articoli 27, 13 e 3 della Costituzione per sostenere che il condannato deve rimanere in carcere per effetto dell' applicazione della decisione del Tribunale di sorveglianza, applicato in ordine al suo ricorso.
- La responsabilità penale e` personale. L’imputato non e` considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. (27,1)
- Non e` ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, ne´ qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorita` giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. (13,1)
- E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (3,2)
In base all'art. 27 si sono create le persone giuridiche, i comitati etici, le autorità di controllo, i tribunali amministrativi, tra i quali anche quelli di sorveglianza atti a stabilire i criteri secondo i quali i trattamenti siano conformi al senso di umanità e siano atti a rieducare il condannato. Si tratta di organi in cui nessun componente ha la responsabilità di ciò che pensa, dice o fa,Questi organi, sulla traccia dei poteri derivanti dall'art. 27 vagliano i comportamenti degli ispettori e degli inquisitori in ordine alle restrizioni e alle pene detentive.Infine, l'art. 3 stabilisce che la Repubblica, coi poteri conferiti ai lavoratori che sono, le persone giuridiche, i comitati etici, le autorità di controllo, i tribunali amministrativi e quelli di sorveglianza, rimuova, in base alla legge, gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.I lavoratori personificano un fantasma economico sociale che copre il Paese con la sua ombra sempre più fitta.
IL LAVORATORE ITALIANO TORNI AD ESSERE CITTADINO!
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