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06 agosto 2013

La borsa del Papa

"Se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare  o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema
per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli".



... il rasoio, il breviario e un libro
Sull’aereo, durante il viaggio di ritorno dal meeting per la gioventù a Rio de Janeiro, Papa Francesco rispose alla domanda di un giornalista dicendo che la sua borsa non conteneva la chiave per attivare la bomba atomica, ma il rasoio, il breviario e un libro su Santa Teresina.
Già le sue scarpe suscitarono in me grande curiosità, tanto che il popolo cristiano sta già condividendo la nozione“Scarpe del Papa”; ora invece, la mia attenzione si sofferma sul rasoio contenuto nella sua inseparabile borsa di cuoio nera che lo accompagna sempre. 
Per quanto mi riguarda, quando viaggio, il rasoio sta in valigia nella borsa da toilette, e penso che la generalità dei viaggiatori abbiano la stessa abitudine, ma Papa Francesco, e non altri, sembra che non usi separarsi mai dal suo rasoio. E ce n’è ben donde: si tratta di un rasoio speciale giunto per via dello Spirito Santo dal Frate irlandese Guglielmo di Occam che, nel tredicesimo secolo, lo stese sul volto di tutti i filosofi della sua epoca. Pelo e contropelo.
Chi lo usò, dopo la sua morte, si fece male … e il pelo continuò a crescere e infoltirsi in modo più disordinato di prima. Da allora il rasoio sparì.  In un giorno, sul finire dell'ultimo millennio della nostra storia di cristiani, a puntino, Jorge Mario Bergoglio, non si sa se ancora novizio o ordinato sacerdote, scarpinando per passare da un tram all’altro, si fermò davanti ad una coltelleria di Buenos Aires[1] dove entrò e comprò l’arnese che non solo era bilama ma scoprì di essere bi uso: radeva il pelo al viso e a quelli che crescono in mente quando, al mattino ci si fa sbarba:
il Rasoio di Occam
Il Rasoio di Occam non fa danno come la bomba atomica, ma in esso risiede una potenza più efficace perché sprigiona un’energia micidiale nello scardinare le ideologie tuttologhe correnti.

°°°
Nella ricerca di ausili logici per semplificare l’osservazione dei fenomeni sociali ebbi occasione di scrivere un post sulle proposizioni formulate da Guglielmo di Occam in ordine ad un procedimento ideato per liberarsi delle astrazioni inutili che si erano formate nella scolastica medioevale.
Con tale procedimento, l'intelletto umano avrebbe potuto o dovuto liberarsi non solo di tutte quelle astrazioni che erano state ideate dalla scolastica medioevale, ma anche di quelle successive, in particolare quando il pensiero umano avrebbe avuto l'impudenza di superare il principio di non contraddizione.

°°°
In una realtà, sottesa dalla volontà umana, la mente usa abitualmente osservare, assemblare, contare, confrontare o separare gli elementi che formano lo scenario sul quale essa si svolge, e ciò al fine di costruire lo schema logico per formulare una decisione.
Il Rasoio di Occam interviene nel considerare valido l’insieme degli elementi scelti uno a uno nella realtà, attraverso un metodo che ha la funzione di ridurli allo stretto necessario e sufficiente per rendere l’esito di un processo decisorio corrispondente a uno scopo prefissato. Il metodo ha una triplice caratteristica e suggerisce, nei confronti della realtà osservata.

Il Rasoio di Ockam

Il metodo consiste nel considerare ogni elemento del processo:
  • come fattore da non usare per aumentare in proporzione geometrica dati o atti che non servono o che disturbano;  
  • come addendo a un insieme eterogeneo di altri elementi in conflitto tra loro; 
  • come azioni mirate ed efficienti senza metterne in atto altre inutili o dannose.
 Il tutto sembra di una banalità disarmante, e, di fatto, sembra che dalla logica insita nelle tre proposizioni formulate da Guglielmo di Occam, difficilmente esca qualcosa di diverso di prescrizioni astensive dal fare cose inutili. 
E qui formula una prima domanda. Quanto pelo è cresciuto sulle nostre leggi che tutelano solo diritti? Quanta parte hanno i nostri interessi particolari sul funzionamento dell'apparato legislativo nei paesi del mondo? Non si vendono più armi per combattere; ma ci si ammazza per vendere armi.

°°°
Con un esempio desidero proporre le istruzioni per l’uso corretto del Rasoio di Occam. Il parlamento italiano, oltre alle beghe giudiziarie che pesano sul capo di Berlusconi, è impegnato a trovare una soluzione per introdurre norme sull'omofobia.

Ecco gli elementi già raggruppati e pronti alla rasatura:
In Europa, in particolare in Italia, moltitudini di persone commettono violenze contro gli omosessuali che esercitano di notte in modo chiassoso nelle vie della città. Il fenomeno è particolarmente grave e quindi occorre prevedere un’aggravante penale per chi delinque nei confronti di omosessuali particolarmente soggetti a essere colpiti dagli omofobi.
L’art 21 della Carta europea dei Diritti Fondamentali e della Cittadinanza, prevede che ogni discriminazione è vietata anche sul sesso, (…) la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.
Domanda:
E’ necessario moltiplicare in tanti l’elemento discriminatorio, anziché generalizzare in modo proprio il concetto al fine che si vuole raggiungere (cioè prevenire la violenza del discriminatore)”
C’è chi risponde:
“Siccome la discriminazione omofobica è più virulenta in Italia che altrove, sembrerebbe opportuno includerla come aggravante ai reati penalmente perseguibili”.
La risposta è errata per il combinato effetto 1. e 2.
Moltiplicare i casi di discriminazione violenta porta a considerare il discriminante come reato e non la violenza in sé. Il più delle volte, l’aggressività è avviata dalla protesta del discriminatore disturbato dai rumori in strada alla quale il discriminato reagisce in modo sconveniente e offensivo. Pretendere la quiete pubblica non è reato e, quindi il rimedio consiste nel ripristinarla punendo i violenti, indipendentemente da chi siano, con le norme di diritto comune. 

La legge non può prevedere una pena più importante a chi procura un occhio pesto ad un’altra persona, quando quest’ultima, in effetti, è il provocatore.


Errata anche per l'effetto 3.
E’ qui anche opportuno osservare che, nel citato art. 21 della Carta, gli elementi sono troppi ed elencati in modo scorretto. Sono poste allo stesso livello tanto le opinioni personali su temi immanenti, quanto quelle su temi religiosi, urtando la sensibilità dei credenti del Dio di tutte le religioni. I credenti sono di gran lunga in maggioranza rispetto agli atei ed agli agnostici.  Infine, il Costituente si contraddice quando non comprende le discriminazioni eterero fobiche, per non parlare della pedofilia!
In virtù di questa norma, dovrei considerarmi malato per non essere gay, anche se contro costoro non nutro sentimenti di violenza, ma solo di riprovazione quando, vestendosi di falso orgoglio, fanno mostra vanitosa di sé.
Concludo col chiedermi se il malato sarei io stesso eterosessuale, oppure l’omosessuale che mette in mostra ciò che lo discrimina da me?
°°°
Così scrivevo nel maggio 2012 (Omofobia versus Eterofobia) e, dopo aver sentito quanto ha detto il Papa ai giornalisti nello stesso giorno del ritorno dal meeting, capisco che col rasoio di Occam ho decisamente poca confidenza.


La risposta è che l'omofobia non esiste né come sentimento, né come reato. 
"Se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli".
Insomma la discriminante sta in chi cerca il Signore e in chi non lo cerca. Quindi da punire non c'è nessuno perché le intenzioni non sono reato nei paesi dove la democrazia vige".





[1] Qualcuno potrebbe chiedergli dove era la coltelleria. 
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